Un nuovo strumento dell’Agenzia delle Entrate potrà essere in grado di contrastare l’evasione fiscale, monitorando i conti correnti.
L’Agenzia delle Entrate starebbe stringendo ancora di più la morsa attorno ai conti correnti degli italiani, introducendo un nuovo strumento per controllarli e contrastare, così facendo, l’evasione fiscale.
Il 19 maggio scorso, l’Agenzia ha pubblicato un documento in cui spiega come funziona il nuovo strumento più nel dettaglio. Il documento è stato pubblicato con i vari step che caratterizzano il suo funzionamento, proprio per far sì che ci sia trasparenza in eventuali controlli che verranno eseguiti sui conti degli italiani, come chiesto dal Garante della Privacy.
Il nuovo strumento che controllerà i conti dei contribuenti si chiamerà anonimometro e l’analisi di rischio che metterà in atto, si articolerà in dieci step. Innanzitutto, si comincerà col rintracciare la platea di coloro che potrebbero evadere il fisco.
Dopodiché, si valuteranno i dati che dovranno essere usati, per poi giungere ai controlli. Nel dettaglio, le fasi saranno le seguenti, come spiega il documento:
- individuare platea di riferimento
- scelta basi dati
- messa a disposizione basi dati
- analisi qualità
- definizione criterio di rischio
- scelta modello di analisi
- controllo corretta applicazione modello e criterio di rischio
- estrazione e identificazione dei soggetti
- test su campione sotto-platea riferimento
- predisposizione liste selettive.
L’anonimometro consisterà in una serie di algoritmi cui sarà affidato l’incarico di incrociare i dati dell’anagrafe tributaria con quelli che sono negli archivi dei conti correnti dei contribuenti. Tuttavia, a lavorare su questa analisi ci saranno anche gli umani che in questo modo impediranno che si vengano a creare automatismi che potrebbero creare problemi a contribuenti che non evadono le imposte.
Anonimometro: come funziona
Il nuovo strumento dell’Ade, è stato ideato per eseguire un monitoraggio del rischio di evasione fiscale, esaminando i dati che sono all’interno dell’Anagrafe dei Conti Corrente, una banca dati del Fisco, in cui vanno a finire i dati di tutti i conti correnti.
Ergo passerebbe al setaccio estratti conto, movimenti, entrate, uscite, ecc. Con un’analisi periodica dei dati, l’Ade può intuire quali siano i soggetti che sono più a rischio di evadere le imposte. In molti si chiederanno come mai si chiami anonimometro, e la ragione è che uno degli aspetti di tale strumento è quello di esaminare i dati dei conti corrente anonimamente, senza collegamenti con il nome del titolare.
Invece di nomi e cognomi saranno assegnati dei codici. Così facendo, quei contribuenti che, terminato il monitoraggio, non saranno sottoposti a controlli da parte del fisco, potranno vedersi assicurata la protezione dei dati personali e quindi resteranno anonimi.