Se tutti avessimo diritto al Reddito Cittadinanza? Anche in Italia se ne comincia a parlare per la lotta alla povertà
Da tempo si sta discutendo sull’idea di garantire un reddito di base a tutti. Alcuni paesi stanno sostenendo l’idea che ogni persona, senza distinzione, ha diritto a un reddito universale che possa garantirgli di vivere. Si tratta di una misura diversa dal Reddito di Cittadinanza, perché è garantito a tutti, indipendentemente dalla situazione economica o dal possedere un lavoro.
Questa è una misura ancora più efficace per contrastare la povertà, che non è solo quella di chi si trova in condizioni di disoccupazione. Un sussidio che si propone di contrastare la povertà non solo per chi è disoccupato, ma anche per coloro che hanno uno o più redditi insufficienti. In Italia si sta discutendo l’adozione di questo sussidio per sostenere un salario minimo e un reddito di cittadinanza incondizionato a contrasto delle politiche governative che indeboliscono il sistema di welfare e penalizzano i lavoratori.
Anche l’Italia sembra matura, almeno per quanto riguarda l’opinione pubblica, sul reddito universale. Sabato scorso è stato organizzato un corteo nazionale a Roma un corteo nazionale organizzato da una vasta rete di associazioni, movimenti, sindacati e realtà del mutuo soccorso che hanno aderito alla campagna “Ci vuole un reddito”, tra cui anche Fridays For Future Italia.
La causa della manifestazione è dovuta all’attuale contesto economico, dove secondo i dati Istat del 2022, si stima 5,6 milioni di persone in povertà assoluta, impossibilitate ad accedere ai beni e ai servizi essenziali, 9 milioni in povertà relativa, costrette a vivere con il minimo necessario, e 15 milioni a rischio di esclusione sociale.
La situazione attuale è allarmante ed evidenzia come le riforme del lavoro degli ultimi trent’anni abbiano portato alla precarizzazione dei lavoratori, i quali si trovano senza adeguate tutele e guadagnano salari insufficienti per vivere una vita libera e dignitosa, come previsto dalla Costituzione.
Inoltre, l’età o le qualifiche spesso li escludono dal mercato del lavoro, subendo così umiliazione e sfruttamento. La reintroduzione dell’offerta congrua non aiuta la situazione, diminuendo il numero di beneficiari potenziali e obbligando a prendere qualsiasi lavoro sull’intero territorio nazionale per non perdere il sostegno economico.
Rifiutando qualsiasi forma di individualismo per quanto riguarda la questione della povertà, il reddito di cittadinanza è un’importante lotta costituzionale volta a garantire il diritto universale all’esistenza. L’obiettivo è anche la diminuzione degli attuali livelli di produzione e consumismo a vantaggio di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale. Per questo motivo, Fridays For Future ha preso parte alla manifestazione.
Il testo propone di adottare un nuovo paradigma basato sulla riconversione ecologica, che prevede il reddito di cittadinanza, la garanzia di una casa per tutti, un trasporto pubblico a basse emissioni e una riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Si intende porre fine al paradosso di chi lavora ma non riesce a vivere dignitosamente. Queste richieste si uniscono alle battaglie sindacali e per la giustizia climatica e sociale, con i costi a carico dei più ricchi.
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