I vinili sono un retaggio del nostro passato recente, un ricordo nostalgico e in alcuni casi un tesoro nascosto: controlla se hai questi in casa.
Il passaggio dall’analogico al digitale è sicuramente un passo avanti nella possibilità di fruire di contenuti. Al giorno d’oggi abbiamo a disposizione una mole di produzioni musicali, cinematografiche, televisive e radiofoniche che solo 20 anni fa ci saremmo sognati. Tutto questo grazie al web, alla tecnologia e alle pubblicità che hanno cambiato il modo di fruire dei contenuti e modificato anche le modalità di guadagno di artisti e produttori.
Il digitale è anche una scelta green. La minore produzione e distribuzione di prodotti fisici riduce notevolmente l’impatto ambientale della nostra società. In questo modo viene ridotto il consumo di materie prime, vengono ridotti i costi e i consumi di carburante per il trasporto e la distribuzione e viene ridotta di fatto anche la quantità di spazzatura da riciclare.
Tuttavia è innegabile che nonostante ci siano stati degli indubbi vantaggi a livello personale e anche sociale, qualcosa dell’analogico ci mancherà per sempre. Nulla infatti potrà sostituire la sensazione tattile, quella olfattiva, ma nemmeno l’emozione di attendere e avere finalmente tra le mani il libro, il vinile o il cd che aspettavamo con tanto fremito.
Vinili d’epoca: se possiedi questi in casa hai un piccolo tesoro
Sarà anche per questo motivo che ci sono persone nel mondo che non sono disposte a barattare queste sensazioni e che ancora oggi collezionano questi oggetti in formato fisico. Negli anni si è creato un vero e proprio mercato “d’arte”, in cui ci sono dei pezzi da collezione il cui valore è ben al di sopra di quello del mercato principale (quello del nuovo) e sicuramente superiore a quello d’origine del pezzo stesso.
Se dunque c’era chi vi prendeva per pazzo poiché avevate deciso di conservare i vosti vinili o i vostri libri e ancora chi credeva inutile che conservaste in garage il vecchio pc, telefono o la vecchia console, oggi queste persone non solo si dovranno ricredere ma si mangeranno le mani all’idea che al contrario di voi hanno buttato via un potenziale tesoro da cui guadagnare in futuro.
Oggi vi vogliamo parlare di alcuni pezzi unici della musica italiana che hanno raggiunto un valore degno di nota sul mercato dei collezionisti. Il vinile di maggior valore che potreste possedere è quello di Vasco Rossi “Ma Cosa Vuoi Che Sia Una Canzone”, LP, 1978 prodotto da Lotus che oggi può essere venduto a 2.200 euro.
Al secondo posto di questa speciale classifica si piazza il vinile di “Libero” di Rino Gaetano, edito da IT nel 1974 (valore 1.400 euro), seguito da “Contrasto” dei Pooh del 1968, edito da Vedette Records (valore 1.200 euro) e dall’LP “Mina con Voi” di Rifi del 1969 (1.100 euro). Al quinto posto ex aequo per valore di mercato sono due 45 giri. Il primo è “Dolce di Giorno/Per Una Lira” di Lucio Battisti, edito da Ricordi nel 1966, il secondo è invece “Vento Caldo/Marciapiede”. Entrambi hanno un valore di mercato pari a 1.000 euro.