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Pensioni, sarà un luglio d’oro: non ci credi? Ecco le simulazioni | Inequivocabili

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Samanta Airoldi

Sarà un luglio d’oro per milioni di pensionati grazie agli aumenti delle pensioni. Vediamo di quanto cresceranno gli importi.

A luglio arriveranno finalmente i tanto attesi aumenti delle pensioni minime con tanto di arretrati. Vediamo insieme quali saranno i nuovi importi degli assegni.

Aumenti delle pensioni da luglio
Luglio ricco per milioni di pensionati/ Ilovetrading.it

La legge di Bilancio 2023 ha approvato la rivalutazione degli assegni pensionistici pari o inferiori al trattamento minimo che, per il 2023, è stato fissato a 563,74 euro. Pertanto che percepisce mensilmente suddetta cifra o meno, a partire da luglio e per tutto il 2023 riceverà un assegno più ricco.

Per il 2023 la rivalutazione sarà dell’1,5% per i pensionati con meno di 75 anni e del 6,4% per chi ha già spento 75 candeline sulla torta. Gli aumenti delle pensioni minime riguarderanno una platea di 1,3 beneficiari. Per errori di calcolo verranno erogati a partire da luglio ma con il primo assegno maggiorato verranno riconosciuti anche gli arretrati relativi ai mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio e giugno.

Pensioni: ecco i nuovi importi

Come anticipato la rivalutazione degli assegni pensionistici pari o inferiori al trattamento minimo cambierà a seconda dell’età del pensionato. Chi, ad esempio, ha meno di 75 anni e prende 563,74 euro al mese, con la rivalutazione dell’1,5%, a partire da luglio ne prenderà  572,20. Gli over 75 avranno, invece,  un aumento del 6,4% e passeranno da 563,74  a 599,82 euro: quindi 432,96 euro in più in un anno.

Nuovi importi delle pensioni
Gli aumenti proseguiranno anche nel 2024/Ilovetrading.it

Ma le belle notizie non sono ancora finite perché gli incrementi proseguiranno anche per tutto il 2024. L’anno prossimo, però, la rivalutazione delle pensioni sarà del 2,7% per tutti, a prescindere dall’età. E nel 2024 gli aumenti riguarderanno anche le pensioni di invalidità in modo da adeguarsi ai nuovi costi della vita. Infatti secondo le stime del Def, a fine anno verrà registrato un tasso d’inflazione medio  pari al 5,4%: ciò significa, ad esempio, che una pensione di 1.000 euro godrebbe di un aumento di 54 euro, mentre per una di 1.500 euro l’incremento sarebbe pari a 81 euro.

La rivalutazione sarà, tuttavia, parziale per le pensioni che superano di 4 volte il trattamento minimo. In tal caso, quindi, l’assegno non sarà rivalutato al 100% ma la percentuale di rivalutazione oscillerà tra il 32 e l’85%  a seconda dell’importo della pensione. A questo aumento se ne aggiungerà anche un altro: il conguaglio della rivalutazione già effettuata a inizio 2023, con il quale verrà riconosciuta sugli assegni la differenza tra il tasso provvisorio  e quello definitivo.

Veniamo ora alla parte saliente: ecco quali saranno i nuovi importi delle pensioni nel 2024:

  • Coloro che a gennaio 2023 hanno percepito una pensione lorda mensile di 1073 euro, a gennaio del 2024 prenderanno 1081 euro.
  • Coloro che a gennaio 2023 hanno incassato un assegno lordo di 1609 euro, a gennaio 2024 prenderanno 1621 euro.
  • Chi a gennaio 2023 ha preso una pensione lorda di 2146 euro, a gennaio 2024 ne prenderà 2162.
  • Infine le persone che a gennaio 2023 hanno avuto un assegno di 2655 euro, a gennaio 2024 percepiranno una pensione lorda di 2672 euro.
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