ILIA è la nuova tassa sulla casa che dovranno corrispondere tutti i proprietari che vivono in una specifica Regione. Scopriamo quale e cosa succede se non si paga.
L’imposta sul possesso di immobili dal nome ILIA lascerà molto amaro in bocca ai proprietari di un Regione autonoma italiana.
Una novità che coinvolge alcune famiglie italiane. In un periodo di rincari e di conti correnti che si svuotano il debutto di una nuova tassa era l’ultima cosa che i contribuenti avrebbero voluto vedere. E invece, dal 1° gennaio dell’anno in corso l’IMU è stato sostituito da ILIA e a breve dovrà essere corrisposto il primo pagamento.
Il cambiamento di tributo non coinvolgerà i proprietari di immobili di tutta Italia ma solo di una Regione, il Friuli Venezia Giulia. L’imposta Locale Immobiliare assomiglia molto all’Imposta Municipale Unica. I dettagli sulle regole che disciplinano la nuova tassa si trovano nella Legge regionale numero 217/2022 mentre i chiarimenti sono stati forniti con la Circolare numero 1 del 2023.
ILIA, la tassa che sostituisce l’IMU in Friuli Venezia Giulia
L’ILIA deve essere corrisposta dai proprietari di immobili situati nei Comuni del Friuli Venezia Giulia. Al pari dell’IMU concede esenzioni per l’abitazione principale e la riduzione del 50% per gli immobili di interesse artistico e storico.
L’imposta dovrà essere pagata in due rate, l’acconto entro il 16 giugno e il saldo entro il 16 dicembre. Il metodo di versamento è il modello F24 e i codici tributo da utilizzare sono quelli indicati nella Risoluzione numero 10/E del 24 febbraio 2023 (dal 5900 al 5911). In caso di ravvedimento, invece, non ci sono codici tributo specifici per sanzioni e interessi. Andranno indicati con lo stesso codice dell’imposta non corrisposta e che si dovrà pagare con ravvedimento.
Come per l’IMU, dunque, i proprietari di immobili che non pagano nei tempi previsti l’ILIA dovranno procedere con il ravvedimento operoso per regolarizzare la propria posizione. In base alla tempistica si pagheranno sanzioni differenti.
- 0,1% per ogni giorno di ritardo se l’imposta omessa viene corrisposta entro 14 giorni dalla scadenza (la sanzione massima sarà, dunque, dell’1,4%),
- 1,5% con regolarizzazione tra il 14esimo e il 30esimo giorno,
- 1,67% con regolarizzazione tra il 30esimo e il 90esimo giorno,
- 3,75% con regolarizzazione tra il 90esimo giorno e il 30 giugno 2024,
- 4,29% con regolarizzazione tra il 30 giugno 2024 e il 30 giugno 2025,
- 5% con regolarizzazione dopo il 30 giugno 2025,
- 6% se la regolarizzazione è successiva alla constatazione della violazione.
Oltra alla sanzione, poi, occorre aggiungere anche gli interessi che fanno aumentare l’importo dovuto. Un’ultima indicazione sull’ILIA. I proprietari hanno al pari dell’IMU l’obbligo di Dichiarazione annuale ma sono ancora da definire modalità, obblighi e tempi.