Le nuove norme 2023 su PayPal e fisco parlano chiaro: con la creazione dell’Anagrafe dei conti correnti c’è poco da star sereni.
PayPal è sottoposto ai controlli fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate? Con le nuove norme 2023 e la creazione dell’anagrafe dei conti correnti, c’è poco da stare sereni.
PayPal è un conto corrente virtuale che permette di trasferire denaro ed effettuare acquisti in modo comodo, veloce e sicuro. Tuttavia, non bisogna commettere l’errore di credere che i movimenti effettuati tramite PayPal non siano sottoposti a controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Le ragioni per le quali si verificano controlli sono principalmente due:
- per effetto degli accordi internazionali che prevedono questa possibilità;
- per la creazione dell’anagrafe dei conti correnti, che consente di controllare tutte le movimentazioni bancarie effettuate dai titolari di depositi.
Dopotutto, PayPal è un conto corrente digitale molto diffuso e largamente utilizzato, perché facilita gli acquisti online. Alla luce di questa diffusione, è inevitabile che il fisco tenga ad occhio anche le movimentazioni su PayPal.
PayPal e fisco: i controlli si inaspriscono e anche i rischi per i correntisti
Molte persone utilizzano il conto corrente online PayPal per effettuare acquisti e transazioni di denaro. Le ragioni di una così larga diffusione di PayPal sono da ricercare in una serie di vantaggi che attraggono molti clienti in tutto il mondo.
Innanzitutto, con PayPal è possibile avere un deposito online estremamente sicuro perché riduce il rischio di sottrazione dei dati. Inoltre, PayPal garantisce anche un ottimo livello di privacy quando si eseguono transazioni economiche. Con questo strumento di pagamento, infatti, è possibile rimanere anonimi.
Alcuni utenti si domandano se sia necessario dichiarare al fisco di essere titolari di un conto PayPal. A quanto pare non sussiste alcun obbligo di dichiarare la titolarità di un conto corrente nazionale.
Questa mancanza di obbligatorietà è legata al fatto che il fisco è in grado di ottenere ugualmente tali informazioni tramite un registro telematico. Ci stiamo riferendo al cosiddetto anagrafe dei conti correnti che raccoglie tutte le informazioni fornite dai vari istituti di credito.
Tuttavia, la normativa prevede l’obbligo di dichiarare i conti correnti esteri che hanno una giacenza media trimestrale superiore a €5.000. A proposito di PayPal, questo è considerato più come una piattaforma online di trasferimento di denaro e no come un conto corrente vero e proprio.
Nonostante l’assenza dell’obbligo di dichiarazione del conto PayPal, il fisco può effettuare ugualmente controlli che, però, non possono avvenire tramite il supporto del registro dei rapporti finanziari proprio perché non è un conto nazionale.
Ad ogni modo, a differenza del passato, oggi il fisco ha la possibilità di conoscere l’esistenza di un conto PayPal e la relativa giacenza. Come qualsiasi altro conto corrente, anche il conto PayPal può far scattare accertamenti fiscali.