Nel 2024 le pensioni avranno un ulteriore incremento. La rivalutazione annuale sarà corposa per tutti i pensionati.
Il tema pensioni è sempre stato al centro del programma politico del Governo Meloni. In particolare, Forza Italia, con Silvio Berlusconi, ha sempre dichiarato di voler portare le pensioni minime a 1.000 euro entro la fine di questa legislatura. L’aumento dell’inflazione a cui stiamo assistendo sta riducendo il potere d’acquisto dei redditi da lavoro nonché dei pensionati.
L’esecutivo Draghi, tra ottobre e dicembre 2022, aveva anticipato del 2% la rivalutazione annuale delle pensioni del 2023. Questo per proteggere dal caro prezzi le pensioni che si stavano svalutando perdendo potere d’acquisto. La rivalutazione delle pensioni consiste nell’aggiornamento degli importi in base ai dati ISTAT che calcolano il valore dell’inflazione nell’anno di competenza.
Nel 2023, per esempio, l’incremento delle pensioni è stato del 7,3%. Chiaramente, chi ha beneficiato dell’anticipo del 2%, ha avuto solo il 5,3% di rivalutazione per quest’anno. Cosa accadrà nel 2024 con la rivalutazione delle pensioni? Di seguito vediamo quali sono gli scenari previsti.
Rivalutazione delle pensioni 2024: i nuovi importi e gli scenari
Gli aumenti per le pensioni sono già stati previsti ed inseriti nel Def da parte del Governo per il 2024. Secondo le previsioni contenute nel Def, a partire dal 1° gennaio 2024 le pensioni dovrebbero aumentare del 5,4%, al quale si aggiungerà lo 0,8% arretrato di quest’anno per una rivalutazione complessiva stimata per il 6,2%, non molto distante dal 7,3% di rivalutazione applicata sulle pensioni 2023.
Resterà confermata anche la rivalutazione piena solo per gli assegni fino a 2.100 euro, mentre per gli importi più elevati sarà applicata una decurtazione sull’aumento.
La rivalutazione pensioni nel 2024 si articolerà per sei fasce di reddito. Come dettoin precedenza il 100% della rivalutazione, stimata per il 6,2%, è prevista solo per le pensioni fino ai 2.100 euro. Dopo di che ci saranno le seguenti percentuali ripartite in base al valore del reddito percepito:
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85% per gli assegni tra le 4 e le 5 volte il trattamento minimo;
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53% per gli assegni tra le 5 e le 6 volte il trattamento minimo;
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47% per gli assegni tra le 6 e le 8 volte il trattamento minimo;
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37% per gli assegni tra le 8 e le 10 volte il trattamento minimo;
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32% per gli assegni superiori alle 10 volte il trattamento minimo.
Questo aumento, ovviamente, comporterà una spesa aggiuntiva per le casse statali, stimata a 318 miliardi di euro per il 2023, e 340,7 miliardi per il 2024.
Quanto aumenteranno le pensioni nel 2024
In base alle percentuali mostrate precedentemente possiamo dunque calcolare a quanto ammonteranno gli aumenti delle pensioni nel 2024 in base alla rivalutazione annuale prevista per il prossimo anno. La rivalutazione del 6.2% spetta pienamente solo alle pensioni fino a 2.100 euro. Ragion per cui, numeri alla mano, gli aumenti sarebbero i seguenti:
- un assegno da 1.000 euro godrebbe di un aumento pari a 54 euro al mese;
- un assegno da 1.500 euro godrebbe di un aumento pari a 81 euro al mese;
- per chi prende un assegno da 2.000 euro l’aumento sale a 108 euro al mese.
Salendo oltre la soglia limite, per esempio per un assegno pari a 2.500 euro l’aumento è pari a 114,75 euro (rivalutazione del 4,79%). Su un assegno pari a 3.000 euro, invece, l’aumento sarà pari al 2,86%, ovvero 85 euro al mese.