Quando si diventa eredi di qualcuno non è sempre una buona idea accettare. Potremmo senza volerlo ereditare dei debiti da pagare.
Quando una persona passa a miglior vita non lascia indietro soltanto i suoi possedimenti, ma anche i suoi obblighi. Sebbene agli eredi tocchino le ricchezze del defunto, allo stesso modo tocca anche pagare per eventuali debiti che la persona ha lasciato in sospeso.
Dagli albori della nostra società le eredità di un parente defunto sono sempre state motivo di furiose liti familiari, gelosie e metaforiche pugnalate alle spalle. La possibilità di mettere le mani su una grossa cifra nella forma di denaro liquido e proprietà che sono in vita appartenute ad un parente può fare gola, ma non bisogna mai affrettare le cose prima di avere tutto il quadro completo. Ad esempio dopo la lettura del testamento di un genitore o un fratello scomparso si può scoprire che l’eredità è piena di debiti e ottenerla sarebbe un danno più che un beneficio.
Secondo la legge italiana chi eredita il patrimonio di un defunto non ottiene soltanto le ricchezze comprese all’interno, ma deve anche farsi carico di tutti i debiti lasciati in sospeso dalla persona che ha lasciato l’eredità. Questi debiti possono essere di vario tipo, ad esempio debiti fiscali che una persona ha accumulato evadendo le tasse e adesso ha molte cartelle fiscali che pendono sul suo conto corrente, oppure debiti con privati. In entrambi i casi assieme al patrimonio del defunto si ereditano anche gli obblighi di pagamento e qualora l’eredità ottenuta non bastasse per coprire i debiti gli eredi dovrebbero coprire il resto di tasca propria.
Come evitare di perdere soldi con l’eredità
Fortunatamente prima di accettare di avere l’eredità si può controllare cosa sia tutto ciò che stiamo ereditando voce per voce.
Gli eredi vengono designati tali nel testamento e viene loro rivelata la loro posizione di eredi e la loro quota ereditaria alla lettura del documento. Oppure può succedere che l’eredità sia divisa tra i parenti sopravvissuti secondo quanto disposto dalla legge. Questo accade in mancanza di un testamento lasciato dal defunto. Solo dopo la lettura del testamento si può venire a conoscenza di tutto quello che sta venendo ereditato.
Una volta saputo si può decidere se accettare o meno l’eredità. La legge italiana prevede anche di poter rinunciare all’eredità da percepire. In questo caso l’eredità potrà passare a qualche altro parente oppure allo Stato. Questo può accadere quando una eredità farebbe andare in perdita chi la ottiene come nel caso sopra citato dei debiti.
I tempi di accettazione di un’eredità
I tempi per decidere se vogliamo accettare o meno un’eredità da un defunto sono molto lunghi. Gli eredi designati possono aspettare fino a 10 anni prima di presentare espressa dichiarazione di rinuncia all’eredità.
Questo tempo può essere sfruttato per valutare la situazione nel tempo e trovare una soluzione che elimini i debiti pendenti su una eredità. Tuttavia è chiaro che se una eredità è troppo onerosa per l’erede designato la miglior cosa da fare è semplicemente non accettarla ed evitare il problema alla base.