Ci sono importanti novità in merito alle bollette, un grande cambiamento al via dal prossimo 10 gennaio. Ecco cosa cambierà per milioni di utenti italiani.
Le bollette ci hanno dato molto da pensare nel corso degli ultimi mesi ed in particolare durante il periodo invernale a causa dei costi esorbitanti della ‘materia prima’, ovvero del gas. Ebbene la situazione è successivamente andata migliorando anche se i costi restano ancora superiori a quelli dello scorso anno. Ma nelle ultime settimane di bollette si è tornati a parlare anche per un altro motivo, per via di una data da segnare sul calendario fin da ora, ovvero il 10 gennaio.
Cosa succederà da quel giorno? Come deciso dal Governo allo scopo di velocizzare la fase di transizione dal mercato tutelato al mercato libero, tutti gli utenti del tutelato dovranno passare obbligatoriamente al libero. Ne deriva che i prezzi stabiliti dall’Arera, l’Autorità per l’energia, ed applicati sulle bollette della luce, spariranno a partire da inizio 2024. La decisione dell’esecutivo è arrivata anche in virtù delle segnalazioni provenienti dalla Commissione europea in merito ad un tema del quale si discute da anni e che più volte è stato oggetto di rinvii.
Ora le cose sono però ufficiali ed è stato emanato un apposito decreto da parte del ministero dell’Ambiente, nel quale viene indicato come 10 gennaio, il giorno a partire dal quale avviare una transizione che durerà fino al primo giorno del mese di aprile. A conti fatti quanti saranno gli utenti interessati? Circa 9 milioni di utenze tra famiglie e piccole imprese per ciò che riguarda l’energia elettrica.
Sarà invece gestito in altra modalità la fine del mercato tutelato per il gas, un processo che interesserà 7 milioni di utenti e in merito al quale non sono stati ancora diffusi i dettagli. Non tutti gli utenti avranno l’obbligo di passare al mercato libero: chi appartiene alla categoria degli utenti vulnerabili avrà la possibilità di essere esonerato.
Stiamo parlando non solo di chi si trova in condizioni economiche svantaggiate ma anche di persone con gravi problemi di salute e che necessitano di apparecchiature “medico-terapeutiche” energivore; con loro anche gli utenti che vivono in strutture abitative d’emergenza a seguito di calamità naturali, persone con disabilità e over 75. Sulla platea dei 9 milioni circa 5 milioni dovrebbero essere considerati non vulnerabili e circa 4 milioni sono quelli per il settore del gas.
Per gli altri sussisterà l’obbligo del passaggio. Ma cosa accadrà a chi non dovesse farlo? Potrebbero finire all’asta tra operatori ovvero essere assegnati automaticamente, previa applicazione di procedure competitive gestite dall‘Acquirente unico, ad altri operatori; e questo avverrà con erogazione del servizio “a tutele graduali”. Le condizioni economiche legate a questa modalità di transizione non sono però state ancora rese note e occorrerà anche stabilire, mediante una consultazione in atto, per quanto tempo questo servizio potrà poi essere erogato.
Si ipotizza che dovrebbe cessare dopo 3 anni ovvero dal 1° aprile 2027: a quel punto gli utenti dovranno necessariamente decidere cosa fare. Potranno cambiare operatore oppure restare con quello che ha fornito le tutele graduali e passare all’offerta di libero mercato. L’obiettivo di questa grande operazione è quello di rendere le persone più consapevoli dei loro consumi ma anche delle offerte dei fornitori di energia.
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