Arrivano finalmente gli arretrati dell’Assegno unico. Vediamo insieme quanti soldi spetteranno alle famiglie.
Ottime novità per migliaia di famiglie: arrivano gli arretrati dell’Assegno unico. Un aiuto importante soprattutto per i nuclei familiari più in difficoltà. Vediamo insieme quali saranno le cifre.
L’assegno unico è stato introdotto dalla legge di Bilancio 2022 ed è una prestazione economica a sostegno delle famiglie con figli a carico. Si tratta di un assegno mensile il cui importo varia sia a seconda del numero dei figli sia a seconda dell’ISEE del nucleo familiare. Dal mese di marzo 2022 l’ingresso dell’assegno unico ha fatto scomparire misure come il bonus bebè, il bonus mamma domani e gli assegni familiari.
Per chi già beneficia dell’assegno unico non è necessario fare alcuna ulteriore richiesta ma è sufficiente avere un Isee in corso di validità. Chi, invece, ancora non fruisce di questa agevolazione deve fare domanda per averla e, se il bambino è già nato, può prendere anche gli arretrati. Infatti l’assegno unico può venire erogato già a partire dal settimo mese di gravidanza.
L’assegno unico è entrato in vigore il 1° marzo 2022, e come per lo scorso anno, c’è la possibilità di presentare domanda per beneficiare anche degli arretrati. Infatti per chi presenta domanda entro il 30 giugno c’è la possibilità di prendere l’assegno a partire dal settimo mese di gravidanza. Vediamo come fare per non perdere nessuno dei benefici previsti a sostegno delle famiglie.
Come spiegato, per ottenere anche gli arretrati, la domanda dovrà essere presentata entro il 30 giugno. Diversamente si perderanno. La domanda per l’assegno unico si presenta online sul sito istituzionale dell’INPS. Bisogna accedere attraverso SPID o Carta d’identità elettronica CIE o Carta nazionale dei servizi CNR. Se si ha poca dimestichezza, ci si può rivolgere ad un patronato. Requisito indispensabile è avere un Isee in corso di validità.
L’importo base dell’assegno unico per ciascun figlio sotto i 18 anni di età va da un minimo di 54,10 euro a un massimo di 189,20 euro al mese. A questo si aggiungono le maggiorazioni per i figli invalidi. L’assegno unico spetta anche per i figli maggiorenni fino al compimento dei 21 anni ma a condizione che frequentino un corso di formazione scolastica o professionale o che svolgano un tirocinio o un’attività lavorativa con reddito inferiore a 8.000 euro annui o che siano registrati come disoccupati o che svolgano il servizio civile universale. L’importo per i figli maggiorenni fino a 21 anni va da un minimo di 25 euro a un massimo di 85 euro al mese.
Gli importi, naturalmente, variano a seconda della situazione economica del nucleo familiare: alle famiglie con un Isee pari o inferiore a 16.215 euro, vengono riconosciuti gli importi massimi. Poi gli importi scendono fino ad arrivare a Isee di 40.000 euro. Oltre tale soglia non si ha più diritto al beneficio. Non tutti lo sanno ma da quest’anno il Governo ha introdotto anche l’assegno unico per gli anziani.
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