Alcune categorie di cittadini godono dell’esenzione dal pagamento del ticket sanitario. Scopriamo i requisiti per ottenere il beneficio.
Il ticket sanitario è un’imposta dovuta da tutti coloro che accedono ad una prestazione sanitaria. In Italia, infatti, la sanità è pubblica, ma i cittadini devono versare un contributo per il servizio, a tutela del diritto alla salute.
Come per qualsiasi altra tassa, anche il tal caso ci sono delle esenzioni dal pagamento. Gli esoneri sono annualmente aggiornati dal Ministero della Salute, a seconda dei cd. Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), previsti dal DPCM del 12 gennaio 2017. Sono beneficiari dell’esenzione sia coloro che sono affetti da patologie gravi sia gli invalidi civili, in base al grado di invalidità.
Le esenzioni per patologia sono richiedibili sia per le malattie croniche e invalidanti sia per quelle rare.
Le malattie croniche e invalidanti sono ben 64, in base a quanto previsto dai nuovi LEA. Le ultime sei ad essere inserite sono:
Per ottenere l’esenzione dal ticket sanitario, i pazienti devono recarsi dal proprio medico specialista per ottenere il certificato che attesta il possesso della patologia. Devono, poi, presentare tale certificato al Cup dell’ASL di riferimento e richiedere l’inserimento nella lista degli assistiti esenti.
L’ASL, inoltre, rilascia l’attestato di esenzione, su cui è indicata la malattia, il relativo codice identificativo e le prestazioni fruibili in maniera gratuita. Una volta registrata nel sistema dell’ASL, l’esenzione viene inviata al medico di famiglia, perché, per beneficiare dell’agevolazione, è essenziale che nella ricetta di prescrizione il medico di famiglia specifichi il codice identificativo della malattia.
Il beneficio spetta ai cittadini italiani, comunitari e stranieri iscritti al SSN e ai cittadini comunitari possessori della tessera sanitaria.
Il Decreto del 2017 ha modificato la classificazione di alcune malattie, da rare a croniche. Si tratta della celiachia, della Sindrome di Down, della Sindrome di Klinefelter e delle connettiviti indifferenziate.
Dal 15 settembre, inoltre, entrerà in vigore la lista aggiornata di malattie rare ai sensi dei nuovi LEA.
L’esonero dal ticket è richiedibile anche per più di una patologia, ma solo per le prestazioni che sono strettamente legale al disturbo accertato.
Le malattie rare sono delle patologie gravi e invalidanti, che affliggono un numero ridotto di persone, normalmente inferiore alla soglia europea di 5 casi su 10 mila abitanti. A causa della loro rarità, spesso vengono diagnosticate con difficoltà ed è complicato trovare terapie idonee.
Il DPCM del 12 gennaio 2017 ha inserito più di 110 malattie rare per le quali si può chiedere il beneficio, alcune suddivise in gruppi (per l’elenco dettagliato, suggeriamo di consultare la normativa).
Per le malattie rare, l’esenzione dal ticket sanitario spetta su tutte le prestazioni utili ai fini del trattamento e del monitoraggio della patologia e alla prevenzione di ulteriori effetti indesiderati.
In virtù della rarità delle patologie, l’esonero si estende anche alle prestazioni finalizzate alla diagnosi, alle indagini genetiche sui familiari del paziente e all’assistenza specialistica ambulatoriale.
L’esenzione va richiesta all’ASL di residenza, previa presentazione della certificazione della diagnosi, emessa da uno dei Presidi della Rete Nazionale delle Malattie Rare.
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