Maggio è agli sgoccioli e milioni di italiani attendono il cedolino relativo alla pensione del mese di giugno 2023. Ecco quali sono le date e l’importo erogato
Il mese di maggio sta volgendo al termine e l’inizio di una nuova mensilità rappresenta, per milioni di italiani, un momento economicamente importante dal momento che coincide con la ricezione della pensione. Come di consueto, dunque, l’Inps ha provveduto a fornire tutti i dettagli relativi al cedolino pensione per il mese di giugno 2023, a cominciare dall’importo al quale ogni ex lavoratore ha diritto, le trattenute e tutte le eventuali novità.
Per visualizzarlo è possibile accedere online alla piattaforma dell’Istituto e visualizzarlo in maniera dettagliata, visionando anche quale sarà l’importo che verrà effettivamente erogato sul conto corrente o che potrà essere ritirato in contanti.
Pensionate e pensionati riceveranno tale importo il primo giorno del mese ovvero a partire da giovedì 1 giugno, in ordine alfabetico. La voce che occorrerà visionare con maggiore attenzione sarà quella relativa all’IRPEF, soggetta a possibili variazioni in base ad acconti e conguagli. Come del resto segnalato dall’Istituto in una notizia pubblicata sul portale istituzionale in data 22 maggio 2023. L’accesso al sito dell’Inps è possibile mediante SPID di livello 2 o superiore, CIE (carta d’identità elettronica), CNS (carta nazionale dei servizi) oppure con un apposito PIN rilasciato dall’Inps stesso; tale codice viene rilasciato solamente a cittadine e cittadini italiani con residenza all’estero e privi di un documento di riconoscimento italiano.
Una volta raggiunto il cedolino sarà possibile verificare nel dettaglio tutte le motivazioni legate all’eventuale variazione della pensione ‘netta’ alla quale si avrà diritto per il mese di giugno. L’Inps, lo ricordiamo, non fa distinzioni in merito alla data di erogazione di trattamenti pensionistici, indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili e a chi sceglie di riceverla tramite Poste Italiane o tramite gli istituti bancari.
Per questa mensilità occorre prestare attenzione perché sono previste, a titolo di acconto, le solite ritenute e l’addizionale comunale ma oltre ad essere verranno trattenute anche le addizionali regionali e comunali che fanno riferimento all’anno di imposta 2022. Si tratta di un prelievo che viene suddiviso, nel corso dell’anno successivo a quello al quale fanno riferimento, in undici distinte rate. Nessuna trattenuta fiscale è prevista invece per, specifica l’Inps, “le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni”.
Qualora, lato IRPEF, dovesse emergere un credito o un debito in seguito al confronto tra il totale delle ritenute e l’imposta da pagare, è previsto il conguaglio. Verrà calcolato tenendo conto sia dell’importo della somma dovuta che della pensione. Sul cedolino è prevista una sezione ad hoc dedicata ai conguagli IRPEF per verificare sia l’imponibile complessivo che l’imposta dovuta e l’eventuale debito residuo che verrà trattenuto.
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