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Studenti fuori sede: si può spendere pochissimo usando questi metodi | Laurea quasi gratis

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Claudio Rossi

Per gli studenti fuori sede ci sono tanti trucchi per risparmiare: ecco un elenco che vi darà un bel gruzzolo.

Le ultime settimane hanno portato all’attenzione mediatica nazionale la lotta di alcuni studenti contro il caro-affitti nelle città universitarie. Una vicenda che ha riaperto il tema degli studenti fuorisede. Ecco qualche trucco per poter non spendere praticamente nulla e conseguire il proprio titolo di studio.

Studenti fuori sede, risparmiare
Studenti fuori sede: ecco come risparmiare – ilovetrading

Come spesso accade, anche su questa vicenda, l’opinione pubblica si è divisa. Diversi studenti delle città universitarie più rinomate d’Italia hanno inscenato una protesta, posizionandosi con tela e sacco a pelo appena fuori dalle sedi delle facoltà. Una forma di protesta per accendere i riflettori sul caro-affitti che sta interessando gli immobili, spesso richiesti dagli studenti che studiano nelle nostre città universitarie.

Per alcuni, si tratta di una protesta sacrosanta, che pone l’accento, di fatto, su un diritto allo studio negato. Per altri, invece, si tratta dell’ennesima posizione radical chic, di giovani che non hanno voglia di impegnarsi e che considerano una fatica insormontabile anche solo il fatto di essere pendolari. A prescindere da come vediate la situazione, ecco qualche trucco che può considerevolmente abbassare i costi per chi è uno studente fuori sede in Italia.

Studenti fuorisede: come risparmiare

Innanzitutto, una parola importante è “adattarsi”. Scegliendo, infatti, un alloggio in periferia si può risparmiare parecchio, rispetto alla voglia e alla pretesa di vivere in centro, magari a pochi passi dall’Ateneo. Peraltro, soprattutto nelle città universitarie, i trasporti pubblici funzionano piuttosto bene e prevedono anche sconti e incentivi importanti per gli studenti. Ci si può tranquillamente informare presso l’azienda che gestisce il trasporto pubblico in quella città e persino detrarre i costi dalle tasse. Il tetto massimo di spesa per il quale sfruttare la detrazione è 250 euro.

Studenti fuori sede, caro-affitti
Una protesta degli studenti fuori sede contro il caro-affitti foto: Ansa – ilovetrading

E, a proposito di detrazioni, è possibile detrarre anche il costo stesso dell’affitto. Si va fino al 19% per affitti fino a 2.633 € che assicura, quindi, 500 € di risparmio a fine anno. Ma, se una parola chiave è “adattarsi”, l’altra è “impegnarsi”. Innanzitutto tenendo una contabilità precisa (e oculata) delle spese effettuate, evitando gli sprechi. Ma non solo.

Per poter subire meno i costi che, inevitabilmente, la vita universitaria fuori crea, vi consigliamo di muovervi con mezzi alternativi, per esempio la bicicletta. E di procurarvi delle tessere studenti, che vi assicurano diversi importanti sconti su cinema, palestre e altri svaghi. E, infine, il lavoro. In tanti hanno lavorato per pagarsi gli studi. Ricercare un lavoro, compatibile con gli orari universitari, può innanzitutto far crescere sotto il profilo umano. Ma anche fornire un piccolo gruzzolo, in modo tale che gli studi fuori sede possano pesare di meno sotto il profilo economico.

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