I Bilanci sanitari delle Regioni sono tutt’altro che buoni: persino le Regioni del Nord si colorano di rosso. Vediamo la situazione.
Quello della sanità è un tema scottante che non viene affrontato in modo adeguato da tempo. E durante la pandemia di Covid ce ne siamo resi conto. Vediamo quali sono gli attuali bilanci sanitari delle varie Regioni.
La sanità pubblica italiana è in crisi da tempo. La pandemia di Covid ha evidenziato tutte le carenze di un sistema che fa acqua da anni anche nelle Regioni del Nord. E i bilanci lo confermano. Infatti i bilanci delle Regioni per la Sanità sono in netto peggioramento, con un rosso in crescita che nel 2022 è arrivato a 1,4 miliardi. Questo è quanto emerso dal Rapporto 2023 sul coordinamento della finanza pubblica della Corte dei Conti.
Le perdite crescono, passando dai 1.025 milioni di disavanzo del 2021 a poco meno di 1.470 milioni del 2022. La situazione è allarmante e riguarda tutta la Penisola da Nord a Sud. Da mesi ci siamo resi conto che ospedali e Pronto soccorso sono a corto di medici e infermieri esattamente come mancano i medici di base sul territorio. E questo trend negativo sembra destinato a peggiorare.
Bilanci sanitari e differenze tra le Regioni
Fino a qualche anno fa sembrava che il fiume Po’ marcasse un netto confine tra Regioni virtuose in cui la sanità marciava a ritmi serrati e Regioni in cui per una visita era necessario aspettare mesi. Oggi sappiamo bene che non è più così. Carenza di medici e personale sanitario hanno messo in ginocchio tutto il sistema sanitario nazionale e a pagare il prezzo più alto, come sempre, sono i cittadini.
Da quanto emerso nel sopra citato rapporto, il peggioramento dei conti è da ricondurre soprattutto alle Regioni a statuto ordinario del Nord, che passano da un avanzo di 40 milioni del 2021 a un disavanzo di circa 178 milioni nel 2022. Piemonte, Liguria ed Emilia presentano un disavanzo di 186 milioni. Cresce di 150 milioni il disavanzo delle regioni del Centro. La Regione del Centro che ha segnato un peggioramento più evidente nella sanità è il Lazio di Nicola Zingaretti.
Nel complesso la situazione va meglio al Sud. Anche se il “meglio” è puramente relativo se confrontato al peggioramento del Nord e del Centro. La Regione che segna un miglioramento notevole è la Calabria la quale va a compensare le perdite della Puglia. Nonostante tutto anche qui il “rosso” passa da 179 milioni del 2021 a 376,2 milioni del 2022.
Il peggioramento più marcato lo ha registrato la regione Sicilia. Tutto questo avrà ripercussioni negative sui cittadini e sulle possibilità di ricevere cure e avere visite specialistiche in tempi rapidi. In questi mesi non sono mancati i casi di persone, anche giovani, decedute dopo essere state rimandate a casa dal Pronto soccorso per mancanza di personale medico sanitario.