Per la gioia di molti arriva un nuovo bonus a luglio. La circolare dell’INPS ha già dato tutte le istruzioni: scopriamo i dettagli
Da più di un anno a questa parte la maggior parte della popolazione si attacca alla speranza dei bonus e degli incentivi, sia da parte dello Stato che dell’INPS. Purtroppo la situazione resta grava, e lo stato di emergenza sta mettendo un paese K.O. L’inflazione è salita ad una percentuale importante, quasi il 10%, quindi si fa difficoltà anche ad acquistare le cose più semplici.
Ovviamente a soffrirne di più sono le persone precarie, quelle che hanno uno stipendio basso rispetto alla media. Gestire tutti i costi di fine mese è davvero un disagio. Ed è per questo che si ripongono le speranze nei bonus. Molti sono quelli riconfermati dello scorso anno come: la carta acquisti o il bonus sulla prima casa per gli under 36. Tra i più gettonati di quest’anno c’è anche la Carta Risparmio Spesa che arriverà a luglio.
Questa sarà caricata una tantum di quasi 400 euro e sarà destinata a coloro che hanno un reddito al di sotto dei 15.000 euro. Si potranno acquistare tutti beni di prima necessità e ad erogare la card saranno i comuni, in base a determinati requisiti. Sempre in questo mese arriverà un nuovo bonus ma ad erogarlo sarà l’INPS: scopriamo le istruzioni.
Da luglio 2023 verrà applicato un nuovo bonus in busta paga dai datori di lavoro. Si tratta di uno sgravio contributivo introdotto dal decreto Lavoro. La busta paga di luglio, quindi, avrà un importo maggiore per via del cuneo fiscale che avrà un nuovo taglio. Questo si applicherà da luglio a dicembre 2023 e la tredicesima rimarrà invariata. Il cambiamento arriverà giù con lo stipendio di luglio?
Ci sarà uno sgravio del 6% a patto che l’importo mensile non superi i 2.692 euro. Del 7% a patto che l’importo mensile non superi i 1.923 euro. Con uno sgravio del 6 o 7%, ce ne sarà quindi un altro che equivale al 4% dello stipendio percepito. Ovviamente su questa base di retribuzione va calcolato l’IRPEF, quindi il bonus sarà effettivamente più basso. È importante specificare che il 4% in più di sgravio non verrà applicato sulla tredicesima, che resterà la medesima.
L’esonero resterà quello del 2% a patto che la tredicesima non superi i 2.692 euro oppure di 224 al mese (nel caso si paghi mensilmente). Del 3%, invece, se la tredicesima non va oltre i 1.923 euro, oppure 160 euro se pagata mensilmente.
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