Scovata una nuova truffa via sms che mette in pericolo tutti gli utenti di Poste Italiane che hanno un conto o una carta PostePay.
Il timore può essere spesso cattivo consigliere. Se una giusta dose di attenzione e paura sono necessarie per non incorrere in pericoli o problematiche, quando è troppo alta invece diventa difficile da gestire e ci fa perdere lucidità. Mantenere il controllo dunque è fondamentale per la gestione di ogni aspetto della propria vita, comprese le problematiche che giornalmente ci può capitare di dover affrontare.
Questo discorso vale anche per la prudenza online. Se è giusto prendere tutte le precauzioni possibili per evitare di installare involontariamente virus e malware sui nostri dispositivi ed è giusto anche valutare bene su quali siti immettere le nostre credenziali bancarie, bisogna evitare di entrare nel panico quando leggiamo che c’è un problema con il nostro conto o in generale con i nostri risparmi.
Nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta di tentativi di frode che sfruttano proprio il nostro timore di perdere il denaro che abbiamo risparmiato. In questi anni sicuramente avrete sentito parlare di phishing, ovvero di quella truffa che viene perpetrata tramite l’invio di un messaggio allarmante che spinge l’utente a condividere i dati sensibili su un sito ingannevole. Nei giorni scorsi in Italia è emersa una truffa simile che è conosciuta con il nome di smishing e può essere decisamente pericolosa per chi ha un conto o una carta prepagata di Poste Italiane.
In pratica le vittime ricevono un messaggio nella chat delle Poste in cui gli viene detto che la loro carta è stata bloccata. Nel prosieguo del testo viene dunque suggerito di cliccare sul link che si trova alla fine della comunicazione per poter riattivare la carta. Il link in questione porta all’interno di un sito ingannevole che somiglia in tutto e per tutto a quello delle poste ed in cui vi viene chiesto di inserire i vostri dati anagrafici e quelli relativi all’accesso all’account di home banking.
Una volta immessi i dati, un finto operatore chiama la vittima fingendo di volerlo aiutare nell’operazione di sblocco del conto. Si tratta però della seconda fase della truffa, poiché attraverso la conversazione i malintenzionati si fanno dettare ad alta voce il codice di sicurezza che vi arriva sul telefono quando loro cercano di effettuare l’accesso al vostro conto.
Qualora malauguratamente cadiate nel tranello, una volta ottenuti i vostri dati i malintenzionati fanno partire un bonifico di 2000 euro ed un pagamento di 600 euro, svuotando parte o tutto il vostro conto. La truffa è stata portata all’attenzione della Procura di Isernia dalle denunce effettuate dalle vittime. Nel giro di un mese le indagini hanno portato all’arresto di quattro persone (tre uomini e una donna) tra Napoli, Torino e Roma.
Secondo quanto scoperto dalle forze dell’ordine, i bonifici arrivavano inizialmente tutti sul conto della donna, ma poi venivano smistati immediatamente per rendere più complicata la tracciabilità del denaro. Il raggiro aveva permesso ai truffatori di accumulare bonifici per un totale di 36mila euro in poche settimane. Attualmente le indagini sono ancora in corso per cercare di capire se ci sono altre persone coinvolte nella truffa.
Qualora vi trovaste di fronte ad un messaggio di questo tipo, anche se dovesse provenire dalla chat delle Poste, non dovete mai cliccare sul link. Le Poste e in generale gli istituti bancari non vi chiederanno mai di inserire le vostre credenziali ed i vostri dati sensibili tramite mail, messaggi o chiamate. Se siete in dubbio, rivolgetevi al numero verde delle Poste oppure controllare il conto e verificate voi stessi che se è bloccato o meno tramite l’app o tramite il sito ufficiale dell’ente.
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