I contribuenti possono ottenere lo sconto del 20% sul pagamento di IMU e TARI attraverso una particolare autorizzazione. A chi va richiesta?
Le tasse relative alla casa sono numerose e costituiscono l’elemento che maggiormente grava sul bilancio annuo di ogni nucleo familiare. Su tutte, quelle più odiate dagli italiani sono l’IMU e la TARI. La prima è l’Imposta Municipale Unica e deve essere versata da tutti i possessori di immobili, terreni agricoli e aree fabbricabili, ad eccezione della prima casa. La TARI, invece, è la tassa comunale sui rifiuti, pagata in cambio del servizio di raccolta e smaltimento dell’immondizia.
Per tutelare i contribuenti già stremati dalla crisi economica e dall’incremento del costo della vita, recentemente è entrata in vigore una normativa che permette di risparmiare il 20% sull’imposto di IMU e TARI dovuto. Ci riferiamo all’art. 118-ter del Decreto Legge n. 34/2020, convertito in Legge 77/2020.
Questa novità si aggiunge alle agevolazioni stabilite dalla Legge n. 147 del 2013, relative alla possibilità di ottenere uno sconto sulla tassa sui rifiuti nel caso in cui la relativa raccolta non dovesse avvenire oppure dovesse avere dei gravi disservizi. Ma come si accede allo sconto del 20% e quali sono le condizioni per richiederlo?
Sconto del 20% su IMU e TARI? Sì, ma solo ad gruppo di “fortunati” contribuenti
Gli enti locali possono stabilire, con proprie deliberazioni, la riduzione delle tariffe e delle aliquote delle imposte, fino ad un massimo del 20%. Tale vantaggio, tuttavia, non spetta a tutti ma solo ad una determinata categoria di contribuenti, ossia coloro che hanno scelto l’addebito diretto sul conto corrente postale o bancario.
In altre parole, ha diritto allo sconto solo chi ha presentato richiesta di domiciliazione bancaria. Ad esempio, Caio ha autorizzato l’addebito delle imposte comunali sul proprio conto corrente. Se il Comune in cui risiede ha stabilito la riduzione, allora potrà pagare il 20% in meno di IMU e TARI.
È il Comune, dunque, che, a discrezione, decide se applicare lo sconto fiscale e sceglie le modalità di attuazione dell’agevolazione. In ogni caso, deve prima inviare al contribuente un avviso di pagamento con la liquidazione dell’IMU o della TARI. Dopo la ricezione del documento da parte di Caio, viene autorizzata la domiciliazione e la cifra è, in automatico, addebitata sul suo conto corrente, senza la necessità di svolgere ulteriori operazioni.
Chiariamo, tuttavia, che non tutte le tasse possono essere ridotte in virtù della previsione della Legge n. 77/2020. Sono, ad esempio, esclusi i tributi per i quali sono necessari pagamenti mediante Modello F24. Il presupposto essenziale per beneficiare del vantaggio, infatti, è che il Comune abbia predisposto la facoltà di pagamento di IMU e TARI tramite PagoPA.