I cittadini con un mutuo a tasso variabile vivranno un periodo molto brutto. Il nuovo rialzo dei tassi BCE farà lievitare ulteriormente le rate.
Scopriamo di quanto aumenterà la rata mensile con un mutuo a tasso variabile a causa del nuovo rialzo della Banca Centrale Europea.
Il 2023 si sta rivelando un anno pessimo dal punto di vista economico. Saremo anche fuori dall’emergenza pandemica ma la guerra in Ucraina continua ad avere ripercussioni sulle finanze delle famiglie italiane. La realtà di un conflitto vicino alla nostra nazione ha gravi conseguenze sociali, psicologiche, politiche ed economiche. Appurare che nel 2023 due nazioni possano ancora fare la guerra per risolvere controversie significa non aver imparato nulla dalla storia passata.
E mentre città crollano e uomini, donne e bambini muoiono, le famiglie italiane devono fare i conti in tasca perché l’inflazione sta gravando pericolosamente sulle loro spalle. La Banca Centrale Europea continua ad alzare il costo del denaro e questo significa dare un’ennesima batosta a chi ha contratto un mutuo con tasso variabile. In pochi mesi le rate sono aumentate mediamente di 300 euro, una cifra spropositata e insostenibile per tante famiglie. E il peggio deve ancora arrivare.
La BCE ha annunciato lo scorso 4 maggio un nuovo rialzo del costo del denaro di 25 punti base. L’incremento totale tocca, dunque, quota 300 dal mese di giugno 2022. Di conseguenza, i tassi aumentano fino al 3,32%. Erano circa dieci anni che non si vedevano scalate drastiche tanto da convincere molte persone a stipulare un contratto a tasso variabile e non fisso.
Fino al 24 febbraio 2022 il tasso variabile era molto conveniente. Ora, invece, è una roulette russa pronta a compiere una strage. La BCE si è trovata costretta nei mesi passati ad aumentare i tassi di interesse per contrastare l’iper-inflazione. Il costo del denaro è diventato sempre più alto per poter consentire il ritorno della liquidità in eccesso ma agli intestatari di un mutuo a tasso variabile chi ci pensa? Non sono arrivati aiuti dal Governo né tantomeno dalle banche che approfittano della situazione per aumentare i guadagni.
Diventa sempre più difficile, poi, fare richiesta di un finanziamento e ottenerlo. Per sostenere una rata elevata occorre avere uno stipendio oneroso o l’istituto rifiuterà la domanda. E chi può permettersi di sostenere una spesa mensile di 800 euro?
Siamo arrivati ad un aumento stimato dei rialzi che si traduce in circa 237 euro in più della rata mensile di un mutuo. Un incremento del 52% in un anno. Aumenti vertiginosi che bloccano il mercato immobiliare e, nelle piccole città, portano verso un crollo del settore. L’unica soluzione per chi ha un mutuo a tasso variabile è chiedere una surroga o una rinegoziazione sperando che la proposta riesca a diminuire l’onere mensile.
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