Tramite il Modello 730 è possibile ottenere il rimborso IRPEF per la maggior parte delle spese affrontate. Alcune sono davvero inaspettate.
Con la Dichiarazione dei Redditi, i contribuenti in possesso di specifici requisiti possono ottenere delle agevolazioni fiscali sulle spese sostenute nell’anno di riferimento, sotto forma di detrazione e di deduzioni.
Particolare attenzione merita lo sgravio delle spese sanitarie, perché queste ultime comportano spesso costi elevati, soprattutto per i disabili. È possibile detrarre al 100% l’ammontare investito per l’assistenza ai portatori di handicap? Il beneficio spetta a tutti oppure è richiesto il possesso di determinati requisiti?
Possono, innanzitutto, usufruire della detrazione delle spese sanitarie coloro che hanno ottenuto il riconoscimento dello stato di invalidità grave o totale dalla Commissione medico legale.
Per i portatori di handicap, invece, non è necessaria la gravità, ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge 104/1992. È, infatti, sufficiente la sola condizione di handicap, ai sensi del comma 1, art. 3 della citata normativa.
Le spese che possono essere portate in deduzione sono le seguenti:
- spese mediche generiche, come medicinali e visite;
- spese di assistenza specifica.
Tra queste ultime rientrano:
- assistenza infermieristica e riabilitativa;
- prestazioni fornite da personale specializzato all’assistenza di base, dagli educatori e dai terapisti;
- attività di ippoterapia e musicoterapia (se prescritte da un medico), svolte in centri specializzati.
Detrazione spese mediche di assistenza ai disabili: attenzione alla documentazione da conservare
La detrazione al 100% delle spese mediche generiche e di assistenza specifica spetta anche nel caso in cui siano state affrontate dai familiari della persona disabile (ad esempio, coniuge, figli, genitori, fratelli, sorelle) e anche se non risultano fiscalmente a carico.
Se le ricevute che attestano le operazioni di acquisto sono intestate solo al disabile, il familiare che ha sostenuto la spesa dovrà integrale, specificando la cifra pagata. Dovrà, inoltre, munirsi dei documenti che provano gli acquisti.
Nell’ipotesi in cui il disabile sia ricoverato presso una struttura di cura, non si può detrarre l’intera retta, ma solo la quota relativa alle spese mediche e di assistenza specifica. In questo caso, è obbligatorio che i costi siano indicati nella certificazione emessa dall’istituto di ricovero.
Il contribuente che intende ottenere la detrazione totale delle spese mediche per l’assistenza al disabile, deve essere provvisto di tutte le fatture e le ricevute rilasciate da chi ha reso le prestazioni, specificando il proprio codice fiscale o il numero di partita IVA.
Sottolineiamo, tuttavia, che le ricevute non vanno allegate alla Dichiarazione dei Redditi, ma semplicemente conservate, in originale, per tutto il periodo in cui l’Agenzia delle Entrate potrebbe disporre dei controlli fiscali.
Ricordiamo, infine, che non possono essere dedotte:
- le prestazioni rese da pedagogisti;
- le spese sanitarie specialistiche (ad esempio, visite chirurgiche, analisi) e quelle relative all’acquisto di dispositivi medici per i quali si può usufruire della detrazione al 19% sulla quota eccedente la franchigia di 129,11 euro;
- le prestazioni fornite da cooperative che si occupano del sostegno didattico ai minori portatori di handicap, perché rese da operatori non sanitari.