Il mercato immobiliare sta vivendo una nuova impennata dei mutui che continuano a salire. Forse, l’affitto è più conveniente.
Con i tassi dei mutui sempre più alti, i giovani sono scoraggiati dall’idea di acquistare una casa di proprietà. Ad oggi, l’affitto rappresenta la soluzione più conveniente. Anche se, i canoni di locazione sono anch’essi soggetti a variazioni legate al tasso di inflazione. Cosa conviene di più tra mutuo e affitto?
La Banca Centrale Europea, negli ultimi 18 mesi, ha rialzato più volte i tassi di interesse contribuendo a far aumentare le cifre dei mutui, sia di nuova stipulazione che quelli ai quali è stato applicato un tasso di interesse variabile. Diverso è il discorso per coloro che hanno già un mutuo stipulato, prima dei suddetti aumenti, e hanno scelto un tasso fisso.
La situazione attuale scoraggia gli acquirenti di immobili, perché i tassi di interessi per i mutui stanno viaggiando su cifre insostenibili.
A dire il vero, l’intero mercato immobiliare è messo in difficoltà. Di fatto, anche gli affitti stanno subendo i rincari legati all’aumento del tasso di inflazione. Questa situazione riguarda soprattutto coloro che hanno stipulato un contratto di locazione con canone adeguato all’indice FOI medio annuale. Questi locatari, infatti, nel giro di poco più di un anno hanno visto aumentare il canone di locazione di circa l’8%.
A questo punto una domanda è d’obbligo: conviene più il mutuo o l’affitto?
Mercato immobiliare italiano: meglio il mutuo o l’affitto? La risposta lascia tutti a bocca aperta
Se fino a qualche mese fa la maggior parte dei cittadini italiani erano orientati all’acquisto di una casa di proprietà, oggi, con le cifre di mutui che continuano a salire, l’affitto sembra essere la soluzione meno dispendiosa. Ma è davvero così?
Dallo scoppio della guerra in Ucraina ad oggi è trascorso più di un anno e i tassi di interessi sui mutui hanno subito un rincaro di circa il 40%. La situazione cambia da città: il mercato immobiliare delle grandi metropoli ormai viaggia su prezzi folli.
Milano si conferma la città più cara d’Italia, con una media di 4.263 al metro quadro. Dunque, anche per piccole abitazioni, di circa 60 metri quadri, stipulando un mutuo trentennale, ci si ritrova a versare una cifra mensile superiore ai 1.200 euro.
Ad ogni modo, quando si decide se optare per il mutuo o per l’affitto bisogna tenere in considerazione alcuni fattori.
Per poter sottoscrivere un mutuo è necessario avere una buona base finanziaria di partenza perché le banche, salvo rare eccezioni, concedono il prestito al 80% del valore dell’immobile. Tuttavia, a differenza dell’affitto, il denaro versato mensilmente rappresenta un investimento che, con il tempo, può subire una rivalutazione.
Sotto l’aspetto fiscale, bisogna dire che sia per i mutui che per i canoni di locazione sono previste diverse detrazioni fiscali. A conti fatti, l’acquisto, ad oggi, resta comunque la soluzione migliore.
La situazione, città per città
Se andiamo nello specifico scopriamo che a Genova, per un bilocale, si spende circa 1.123 al metro quadro con una rata di mutuo di 338 al mese, mentre per l’affitto è necessario versare 414 al mese.
Se ci spostiamo a Roma, gli immobili possono essere acquistati ad una media di € 3000 al metro quadro. Con la stipulazione di un mutuo per un bilocale si arriva a versare mediamente 893, mentre per l’affitto l’esborso mensile è di 772 euro.
A Firenze, la rata di un bilocale costa mediamente 871 euro, mentre per il canone di locazione bisogna versare 670 euro al mese. A Bologna, la rata di un mutuo per un bilocale si aggira mediamente su 779 al mese contro i 703 del canone d’affitto. A Palermo, invece, la rata del mutuo è inferiore rispetto al canone di locazione: 342 contro i 416 dell’affitto.