Avere a che fare con le pensioni è sempre questione delicata, soprattutto quando si passa da una all’altra. Un esempio per comprendere la situazione.
Ci sono delle differenze tra le varie pensioni dell’ordinamento italiano. Alcune di queste possono essere prese soltanto in determinate situazioni e da determinate persone. Se si hanno i requisiti per più di una pensione il passaggio non è immediato e si rischia di perdere tutto.
Le leggi sulle pensioni in Italia sono una materia molto complessa. La pensione di vecchiaia, quindi la pensione propriamente detta, rispetta dei parametri precisi: con riferimento all’anno 2023 i lavoratori possono andare in pensione una volta raggiunti i 67 anni di età se hanno maturato almeno 20 anni di contributi nel corso della propria vita lavorativa.
Nel caso delle pensioni anticipate, invece, la situazione è differente. Ogni misura ha un suo meccanismo per il riconoscimento e dei requisiti da soddisfare per poterle ottenere. Ci sono diverse pensioni anticipate o di altro tipo nell’ordinamento italiano, tanto che alcune finiscono peer sovrapporsi le une alle altre.
Un esempio chiaro di questo problema è il rapporto non idilliaco tra l’Assegno Ordinario di Invalidità (AOI) e la pensione anticipata con Ape Sociale. Entrambe queste prestazioni occupano la posizione giuridica di pensioni, peraltro con una platea di beneficiari molto simile.
Per quanto riguarda l’importo, invece, la pensione per Ape Sociale è generalmente più alta, per questo molti che percepiscono l’AOI vorrebbero fare il salto alla pensione con Ape Sociale. Questo passaggio non è automatico per chi percepisce l’AOI ma arriva a rispettare i requisiti per l’Ape Sociale, ma non è neanche impossibile.
Come fare il passaggio dall’assegno ordinario all’Ape Sociale
Normalmente chi rispetta i requisiti per il pensionamento anticipato con Ape Sociale può richiedere la pensione anticipata tramite il sito dell’INPS. Tali requisiti comprendono:
- l’essere iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria o forme sostitutive della stessa;
- essere in stato di disoccupazione a seguito di licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale;
- aver avuto una riduzione della capacità lavorativa a seguito di un handicap di almeno il 74% dopo un periodo di piena attività di almeno 30 anni;
- aver maturato almeno 36 anni di anzianità contributiva.
Se una persona che attualmente percepisce l’assegno ordinario soddisfa tutti i requisiti non può richiedere il pensionamento con l’Ape Sociale prima della fine dei 3 anni di validità dell’assegno ordinario. Le due pensioni non possono sovrapporsi o cumularsi, quindi è necessario attendere la fine regolare della percezione dell’assegno ordinario per poter ottenere quello dell’Ape Sociale. Da notare che non è possibile interrompere anticipatamente la percezione dell’AOI.
Le compatibilità dell’assegno per Ape Sociale
Come detto l’Ape Sociale non è compatibile con altri tipi di pensione. Non è compatibile neanche con altre prestazioni come i trattamenti di sostegno al reddito per disoccupazione involontaria o l’assegno di disoccupazione, nonché con gli indennizzi per cessazione di attività commerciale.
La pensione è invece compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa dipendente o parasubordinata a patto che questa restituisca un reddito di 8.000 euro o meno, oppure con l’attività di lavoro dipendente, in questo caso il reddito massimo percepibile dall’attività sarebbe di 4.800 euro lordi.