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Anticipo Tfr-Tfs: la Cassazione cambia tutto e vengono tutelati i lavoratori | Chiedi subito

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Riccardo Magliano

La Corte di Cassazione interpellata in merito alla quesitone TFR-TFS. La decisione potrebbe cambiare la situazione di molti lavoratori.

Si attende ancora una decisione definitiva in merito all’erogazione anticipata del TFR e del TFS ai lavoratori. La Corte di Cassazione dovrà prendere una decisione al termine delle consultazioni. L’INPS mette in chiaro il pericolo per le casse dello Stato.

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La Corte di Cassazione è chiamata a decidere in merito all’anticipo dei TFS – ANSA – ilovetrading.it

La questione dell’erogazione anticipata del TFS e del TFR sta venendo affrontata con estrema serietà dalla giurisprudenza. Dalla decisione della Corte di Cassazione sulla questione potrebbe dipendere il destino dei lavoratori pubblici italiani, così come molti piani dello Stato rispetto agli investimenti nelle spese pubbliche.

La questione verte sulla scelta di alcuni enti locali, regionali e comunali di erogare autonomamente una parte del TFS, trattamento di fine servizio, ai proprio lavoratori prima del tempo. Secondo la legge, infatti, il TFS viene erogato ai dipendenti pubblici a tempo indeterminato assunti prima del 31 dicembre 2000, con la prima quota che verrebbe pagata soltanto l’anno successivo a quello della fine del rapporto lavorativo.

Vista la situazione di emergenza alcuni enti locali hanno deciso di anticipare l’erogazione, ma la cosa è stata subito bloccata per irregolarità. La questione è stata portata davanti al tribunale della Corte di Cassazione, che non ha ancora preso una decisione definitiva, sebbene sia già stato dichiarato come si illegittimo da parte degli enti locali di erogare ai propri dipendenti in quiescenza l’anticipo di una quota del TFS.

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Pasquale Tridico, Presidente dell’INPS, avanza la sua proposta alla Consulta – ANSA – ilovetrading.it

Secondo la Cassazione questo sarebbe un pagamento in contrasto con quanto previsto dalle leggi in vigore, valide al livello nazionale.

I problemi del pagamento immediato del TFS e del TFR

La Cassazione sta comunque considerando la possibilità di rendere legge l’erogazione anticipata del TFS in un’unica soluzione. A questo punto si è fatta avanti l’INPS, dichiarando che questo impatterebbe sulle casse dello Stato in maniera grave. Secondo l’INPS, se si decidesse per l’illegalità del pagamento differito del TFS, lo Stato dovrebbe erogare fin da subito 14 miliardi di euro di TSF, cifra che intaccherebbe in maniera grave il bilancio pubblico, specie in questo momento in cui il Governo intende portare avanti molte riforme e ogni spicciolo conta.

Davanti a questa possibilità l’INPS ha avanzato alla Consulta una soluzione di compromesso. La proposta è di pagare subito il TFR, trattamento di fine rapporto, ai dipendenti pubblici assunti dopo il 1 gennaio 2001, per cui si dovrebbero pagare i primi trattamenti tra 20 anni, rimandando il problema. Per quanto riguarda il TFS si continuerebbe invece a seguire le norme vigenti attualmente.

La decisione delle Corte di Cassazione

Dopo la fumata nera di sabato scorso si immagina che la decisione definitiva della Corte di Cassazione arriverà giovedì, giorno in cui abitualmente la Consulta rende pubbliche le proprie decisioni. Se la possibilità di anticipare l’erogazione del TFS diventasse realtà, questo potrebbe avere un effetto molto pesante sul nostro paese.

A festeggiare, invece, sarebbero i lavoratori che si vedrebbero riconoscere una importante somma di denaro per la fine del rapporto lavorativo molto prima rispetto a quanto accade adesso.

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