È possibile aderire alla rottamazione delle cartelle per regolarizzare la propria posizione con il Fisco. Vediamo quanto si risparmia.
La Definizione agevolata- o rottamazione delle cartelle – è un meccanismo con cui i contribuenti possono saldare i propri debiti con il Fisco beneficiando di importanti agevolazioni. In questo articolo vediamo nel dettaglio quanto si può risparmiare.
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto una nuova Definizione agevolata per i debiti contratti nel periodo che intercorre tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, anche se già inseriti in altre misure agevolative non più attive. Ma non solo: il Governo Meloni ha approvato anche lo Stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro.
Lo stralcio consiste nell’annullamento automatico e riguarda i debiti contratti dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, di importo residuo appunto fino a 1.000 euro. Questo tipo di aiuto non prevede nessuna domanda da parte del contribuente: avviene tutto secondo procedura automatizzata.
Rottamazione cartelle: ecco quanto si risparmia
La rottamazione delle cartelle non è un regalo fatto a chi non è in regola con il Fisco: è, pragmaticamente, il modo più rapido per recuperare almeno parte de debiti e rimpolpare le casse dello Stato.
Certamente anche il contribuente, aderendo alla definizione agevolata, ottiene dei benefici: infatti con la rottamazione delle cartelle non dovrà pagare gli interessi sul debito. Con questo meccanismo una persona risparmia molto poiché vengono azzerate le sanzioni, gli interessi di mora e l’aggio.
Per fare un esempio pratico, se un soggetto ha un debito pari a 10mila euro scaduto il 1° gennaio 2010, dovrebbe pagare si circa 20mila euro, compresivi di sanzioni al 30%, interessi e aggio, ovvero il doppio. Ma grazie alla rottamazione, pagherà la metà: in alcuni casi ancora meno. Infatti più il debito è vecchio e, dunque, gli interessi e le sanzioni sono alte e maggiore sarà il risparmio.
Tuttavia non tutti i contribuenti con debiti possono usufruire di questo meccanismo. Possono aderire alla Rottamazione-quater solo i carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. Al contrario, non possono beneficiare della Definizione agevolata le seguenti cartelle esattoriali:
- i carichi affidati all’Agente della riscossione prima del 1° gennaio 2000 e dopo il 30 giugno 2022.
- I carichi relativi a: somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato; crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti; multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna; risorse proprie tradizionali dell’Unione Europea e l’IVA riscossa all’importazione.
- Le somme affidate dagli enti della fiscalità locale e/o territoriale per la riscossione a mezzo avvisi di pagamento (GIA).
- I carichi affidati dalle casse o enti previdenziali di diritto privato che non hanno provveduto, entro il 31 gennaio 2023, ad adottare uno specifico provvedimento volto a ricomprendere gli stessi carichi nell’ambito applicativo della misura agevolativa.