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Permessi legge 104 per assistere il familiare disabile, si possono dividere tra i parenti

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Antonia Festa

Ci sono importanti novità per la fruizione dei permessi 104, per garantire la piena assistenza dei disabili gravi da parte dei loro familiari.

I permessi 104 consentono ai caregivers di soggetti disabili di assentarsi dal lavoro, per 3 giorni al mese, continuando a ricevere l’ordinaria retribuzione.

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Più caregivers possono richiedere i permessi 104 per lo stesso disabile grave (Ilovetrading.it)

L’innovazione più rilevante riguarda l’abolizione della figura del cd. referente unico. Fino al mese di agosto 2022, infatti, un solo familiare era autorizzato a richiedere i permessi 104 per assistere il disabile grave. Con la modifica apportata dal Decreto Legislativo n. 105/2022, invece, la possibilità è stata estesa anche a più familiari.

Per esempio, due figli possono accudire il genitore e accedere ai permessi. Non possono, però, assentarsi dal lavoro contemporaneamente, perché le giornate di assenza retribuita vanno utilizzate in maniera alternata tra i vari beneficiari.

In che modo si suddividono i permessi tra tutti gli aventi diritto? È necessario attenersi al limite massimo dei 3 giorni mensili, fruibili anche in maniera frazionata, ad ore. Bisogna, inoltre, inviare apposita richiesta all’INPS e, solo dopo l’autorizzazione dell’Ente, al datore di lavoro. I permessi vanno chiesti ogni mese, specificando il numero di giorni di cui si necessita.

Permessi 104 utilizzabili anche ad ore: attenzione alle regole, altrimenti si perde il beneficio

Abbiamo anticipato che è consentito frazionare i permessi 104 anche in ore, in base a quanto previsto dai contratti collettivi di lavoro. A tal fine, bisogna convertire i 3 giorni a disposizione, a seconda dell’orario di lavoro e dei turni compiuti dal richiedente.

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Come suddividere ad ore i 3 giorni di permessi 104 (Ilovetrading.it)

Per esempio, un dipendente con contratto full time ed un orario lavorativo di 40 ore settimanali disposte in 5 giorni (dal lunedì al venerdì) lavorerà, ogni giorno, per 8 ore. Di conseguenza, le 3 giornate di permessi 104 potranno essere suddivise in 24 ore.

Il calcolo, infatti, si effettua secondo la seguente formula: si divide l’orario lavorativo settimanale per il totale di giorni di lavoro in una settimana e si moltiplica il risultato per 3.

Se, invece, il richiedente ha un contratto di lavoro part-time o con orario ridotto, bisogna adattare la percentuale in misura proporzionale. Si valuta l’orario settimanale, lo si divide per i giorni lavorativi effettivi e lo si moltiplica per 3. Per esempio, se si lavora 4 ore al giorno per 6 giorni (cioè 24 ore a settimana) e l’orario pieno è di 40 ore, si potranno richiedere 2 ore di permesso retribuito.

Bisogna, poi, controllare le ore di permesso richiedibili, a seconda dell’orario lavorativo giornaliero. Se quest’ultimo è uguale o superiore a 6 ore, si può usufruire di 2 o più ore al giorno di permesso; se, invece, l’orario lavorativo è inferiore a 6 ore, non si può chiedere più di 1 ora.

La contrattazione collettiva dei dipendenti statali, inoltre, impone che non si possono superare le 18 ore di permesso 104.

In ogni caso, è fondamentale avvertire con largo anticipo il datore di lavoro circa la volontà di richiedere i permessi, per consentire all’azienda o alla Pubblica Amministrazione un’adeguata organizzazione dell’attività produttiva.

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