Stretta sui condizionatori: devono essere subito cambiati se possiedi uno di questi in casa, ecco il motivo.
Superato questo maggio piovoso e molto fresco (e che sta facendo danni in quasi tutta l’Italia) le temperature si alzeranno e arriverà il caldo. Per questo, è buona norma controllare il proprio condizionatore per l’accensione estiva.
Se il caldo sarà eccessivo come gli anni passati, i condizionatori saranno utilizzati quotidianamente con un impatto ambientale davvero significativo per i gas refrigeranti all’interno. Quindi, dovrebbero essere cambiati. A deciderlo è l’Unione Europea: ecco il perché.
Condizionatori: se è di questo tipo devi cambiarlo, lo dice l’Unione Europea
Con il Regolamento numero 517 del 2014 l’Unione Europea ha adottato una normativa, entrata in vigore il 1° gennaio 2015, che vieta l’uso di gas refrigeranti ad alto impatto ambientale (F-gas). Di conseguenza, i vecchi condizionatori che utilizzano questi gas refrigeranti dovranno essere sostituti con modelli più ecologici e rispettosi dell’ambiente.
Lo scopo è raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e per farlo l’Unione Europea ha messo al bando i condizionatori e le apparecchiature che contengono gas refrigeranti già dal 2024.
In Italia, secondo le stime degli esperti, circa l’80% dei condizionatori installatati hanno al loro interno gas refrigeranti e quindi andrebbero cambiati. Non solo condizionatori, ma anche caldaie a gas, pompe di calore, impianti di refrigerazione stazionari e in movimento dei supermercati. Per molte associazioni e produttori ci saranno gravi ripercussioni economiche per le famiglie, le aziende e per la pubblica amministrazione.
Il 30 marzo 2023 il Parlamento Europeo ha dato il via libera alle trattative anche se non si sono ancora concluse e questo dà molte speranze alle aziende perché potrebbe esserci ancora un margine per intervenire.
Associazioni di categoria chiedono più tempo per attuare la riconversione ecologica
In Italia le associazioni che rappresentando i produttori e la manutenzione dei condizionatori (Applia, Area Ehpa e Epee) affermano che i divieti imposti dal Green deal non considerano le varie applicazioni delle apparecchiature e il poco tempo per formare tecnici specializzati. Di conseguenza, le aziende non riusciranno ad attuare una riconversione ecologica.
Anche Confindustria chiede che i limiti siamo più realistici soprattutto perché in precedenza l’Unione Europea ha imposto di sostituire le caldaie a gas con le pompe di calore. Ora, famiglie, aziende e pubblica amministrazione dovranno sostituire anche quest’ultime.
Invece, per quanto riguarda i condizionatori, il capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Foti ha presentato alla Camera, durante una riunione delle Commissioni Ambiente e attività produttive, una risoluzione sul tema.
Comunque, è importante che alle aziende sia concesso più tempo per la riconversione ecologia, ma nello stesso tempo queste dovranno far diffondere le informazioni sulle alternative ai gas refrigerati.