Ecco cosa dice la Cassazione in merito alla prescrizione in questo particolare caso: a quanto pare si interrompe, ecco perché.
In diverse situazioni del nostro quotidiano, più o meno spiacevoli, ci troviamo a dover presenziare a cospetto della Legge o per far valere i nostri diritti o per rispondere di cose che, più o meno gravi che siano, infrangono il Codice Civile e il Codice Penale del nostro stato.
Sicuramente le situazioni penali sono molto più gravi e “ingombranti” di quelle civili, anche se con un comportamento sano e corretto ci si può stare tranquillamente (nella maggior parte dei casi) alla larga; quanto alle questioni civili, nella vita di tutti i giorni è facile imbattersi in questioni del genere.
Ad esempio, già solo in caso di sinistri stradali, ci troviamo alle prese con vari passaggi burocratici e risarcimenti: ma sapevate che, in questi particolari casi, la prescrizione si interrompe? Ecco l’interessante sentenza della Cassazione in merito, una serie di comportamenti vanno per forza di cose considerati.
Sinistri stradali, interrotta la prescrizione in questo caso: ecco quando
A riportare le informazioni dalla sentenza della Cassazione in merito ai sinistri stradali e alla prescrizione è stato il sito laleggepertutti.it; nel caso preso in esame si parla di un presunto debitore che, mostrandosi disponibile al pagamento e alle trattative sull’importo da versare, potrebbe voler solamente allungare i tempi per beneficiare della prescrizione.
Secondo la Cassazione, in realtà, questo non sarebbe possibile: le trattative tra le parti possono il infatti bloccare decorso dei termini di prescrizione. Dal momento in cui il debitore ha riconosciuto il diritto della parte opposta e si è mostrato disponibile alla trattazione di una somma per evitare l’eventuale causa, il tempo per la prescrizione non viene contato. Il Codice civile stabilisce quindi che il decorso della prescrizione è interrotto dal riconoscimento del diritto da parte del debitore e non per forza (secondo i giudici) questo deve coincidere col riconoscimento del debito.
Qualsiasi comportamento che manifesta l’esistenza del diritto (ciò che il debitore ha torto e deve pagare il debito) è significativo. La Corte chiarisce come anche il riconoscimento parziale del diritto della parte opposta può essere considerato come uno degli atti interruttivi della prescrizione; per verificare la prescrizione, dunque, un giudice deve tener conto anche dei comportamenti delle due parti.