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Congedo lavoratori dipendenti dell’80% per un mese: le ultime novità INPS

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Daniele Orlandi

Nell’ultima circolare Inps sono state riportate informazioni importanti riguardanti i lavoratori dipendenti e l’indennità di congedo parentale. Ecco cosa cambia con la legge di bilancio 2023.

La burocrazia italiana è in costante evoluzione e giorno dopo giorno le novità e variazioni sono molteplici. Quelle che qui andiamo ad affrontare riguardano, nello specifico, l’indennità di congedo parentale relativa ai dipendenti privati, in merito alla quale l’Inps ha di recente fornito una serie di preziose informazioni amministrative ed operative. Lo ha fatto nella circolare N.45/2023 specificando che il congedo è, in seguito alle modifiche introdotte dall’art.1 comma 359 della L 197/2022 racchiuso nella legge di bilancio 2023, pari all’80% per un mese.

Indennità di congedo parentale, novità della legge di bilancio 2023
Congedo parentale all’80% dello stipendio per un mese, i requisiti per ottenerlo

Ad oggi è riconosciuto ad ogni genitore lavoratore un’indennità del 30% della retribuzione per tre mesi non trasferibili, il tutto per i periodi di congedo parentale e fino al dodicesimo anno di vita del figlio. Ma la novità prevede, fino al sesto anno di vita del bambino e per la durata massima di un mese, l’aumento dell’indennità fino all’80% della retribuzione. Per meglio capire come a conti fatti la misura vada a concretizzarsi l’Istituto ha fornito anche una serie di esempi.

Indennità di congedo parentale, cosa cambia nel 2023: attenzione alla novità

L’Inps ha specificato che questa novità riguarda sia la madri lavoratrici che i padri lavoratori (dipendenti) e che la misura è valida in via alternativa tra loro, il tutto a condizione che il periodi di congedo obbligatorio di maternità o paternità si interrompa dopo il 31 dicembre 2022. L’altra condizione è, come sopra specificato, che se ne usufruisca entro i 6 anni di vita del figlio o, in caso di affidamento o adozione, entro i 6 anni dall’ingresso in famiglia.

Può essere fruito da madre o padre lavoratori purchè dipendenti
Nel’ultima circolare inps i dettagli sull’indennità di congedo parentale (Ilovetrading.it / Fonte Ansa)

Ma non si tratta di un mese in aggiunta ed è stato l’Inps a chiarirlo nella circolare: restano infatti tre i mesi di congedo parentale non trasferibili; uno di essi però, fatto salvo il rispetto dei requisiti, verrà indennizzato all’80% della retribuzione. Si tratta dunque di un solo mese per i due genitori del quale però i coniugi potranno usufruire o in maniera ripartita tra loro oppure da uno solo dei due. La fruizione alternata, viene inoltre specificato, non preclude loro la possibilità di fruire dell’indennità negli stessi giorni e per il medesimo figlio.

Come funziona l’indennità con la modifica 2023

I genitori che fruiscono di periodi di congedo parentale dal 1° gennaio 2023 li vedranno indennizzati dunque all’80% dello stipendio fino al raggiungimento di un mese. I periodi successivi che potranno essere fruiti entro i 12 anni di età del figlio, verranno indennizzati al 30% della retribuzione e, comprendendo il primo mese indennizzato all’80%, fino al raggiungimento dei 9 mesi.

Non saranno indennizzati i periodi restanti fino al limite di 10 o 11 mesi, qualora il padre eserciti il diritto di astenersi dal lavoro per un periodo non inferiore a 3 mesi (frazionato o continuativo). Il tutto a meno che il suo reddito non risulti inferiore a due volte e mezzo 18.321,55 euro, ovvero l’importo del trattamento minimo di pensione per l’anno 2023.

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