Attenzione massima a questo particolare: i truffatori sono in azione in tutta Italia. Se lo vedi, scappa.
I prelievi al bancomat sono tra le operazioni più banali e consuete che facciamo settimanalmente. Quando una famiglia ha bisogno di contanti per le spese di tutti i giorni non deve fare altro che recarsi allo sportello bancomat più vicino e dopo aver digitato il PIN scegliere l’importo desiderato. Ormai ci siamo abituati ma il risparmio di tempo rispetto all’entrare nella filiale, fare la coda e parlare con lo sportellista è notevole.
Il bancomat è stata una vera rivoluzione e gli italiani fanno presto a prelevare il danaro in questo modo. Gli esperti si dicono che in avvenire i bancomat saranno progressivamente fatti sparire e i pagamenti avverranno tutti tramite web o tramite smartphone senza passare proprio per le filiali bancarie. Per gli utenti potrebbe essere un ulteriore risparmio di denaro perché i pagamenti potrebbero essere sempre a disposizione del proprio smartphone senza utilizzare il denaro fisico e l’Agenzia delle Entrate non disdegna questo scenario perché tutto sarebbe tracciabile.
Tante truffe diverse
Eppure il semplice gesto di utilizzare lo sportello automatico può rivelarsi un’insidia perché i trucchi messi in campo da i malintenzionati sono sempre più raffinati. Il classico ladro che deruba gli anziani con una pistola in pugno è una specie di razza in via d’estinzione e per sottrarre i soldi al bancomat si mettono in campo artifici sempre più smart e tecnologici. Le forze dell’ordine segnalano truffe sempre più ingegnose e nessuno può dirsi al sicuro quando fa un prelevamento.
Ormai tutti sappiamo che dobbiamo stare attenti quando digitiamo il nostro codice PIN e dobbiamo controllare che nessuno stia sbirciando. Se la card venisse sottratta infatti, chi ha visto il codice PIN potrebbe utilizzarla tranquillamente per fare tutti i prelievi che vuole. Quando usiamo il bancomat ci sono una serie di truffe che dobbiamo conoscere per evitarle.
Lo skimmer e la tastiera
Una delle più difficili da scoprire è quella relativa all’uso dello skimmer. Questo raffinato dispositivo è in grado di leggere la banda magnetica della carta di credito e di clonarla. I malintenzionati riescono ad infilarlo nella fessura dove inseriamo la card e in questo modo potranno leggere tutti i nostri dati in poco tempo. Per chi sia esperto può essere facile localizzare questo dispositivo nella fessura, ma l’utente comune difficilmente se ne accorgerà. Un’altra truffa pericolosa è quella di sovrapporre una tastiera a quella del bancomat. Si tratta di una tastiera molto simile all’originale e l’utente digiterà tranquillamente il codice PIN.
Tuttavia proprio mentre sta digitando il codice, questo potrà essere letto dalla tastiera falsa e poi trasmesso al malintenzionato che ci ruberà la card. L’utente che sta digitando il PIN si preoccuperà che nessuno lo sta sbirciando e non potrebbe mai pensare che è la stessa tastiera a leggere il codice che sta inserendo.
Le altre truffe
Ma come dicevamo le truffe sono molteplici e bisogna anche tenere presente il shoulders surfing. Si tratta banalmente dello sbirciare i numeri mentre li stiamo digitando per utilizzarli più tardi. Svariati suggerimenti e informazioni sulle truffe relative al bancomat e alle carte di credito sono disponibili sul sito web della Polizia di Stato. Anche se può sembrare banale una buona norma quando si preleva al bancomat è quella di coprire il tastierino con la mano. Si tratta di un accorgimento molto semplice ma nella maggior parte dei casi può metterci al sicuro.
Come trovare quello più vicino anche in viaggio senza perdere tempo
Quando andiamo al bancomat oltre al pericolo della truffa c’è anche il più banale pericolo di perdere tempo a trovarne uno vicino. Soprattutto se siamo in viaggio può essere complicato capire come trovare quello più vicino al nostro hotel o al nostro luogo di lavoro. Il metodo migliore per localizzare quello più vicino è utilizzare l’app della banca. Ogni istituto bancario italiano ha un’applicazione con una mappa interna che consente di localizzare qualunque bancomat vicino alla propria zona. Basterà avere attiva la geolocalizzazione ed il gioco è fatto.
Che succede se non ritiri da card entro i 30 secondi
Quando stiamo prelevando oltre a stare attenti ai truffatori dobbiamo stare attenti anche alla nostra disattenzione. Dopo che abbiamo finito il prelievo ci appare una scritta nella quale ci viene detto di ritirare la card entro 30 secondi. Di norma questo non è un problema e bastano pochi istanti per ritirare la card e infilarla nel portafogli o nel borsellino. Se non si ritira la carta entro i 30 secondi questa verrà ripresa dall’ATM in modo tale che eventuali malintenzionati non possano sottrarla.
L’utente di solito non se ne accorge subito, ma dopo qualche ora si rende conto di non avere la card con sé. Dopo l’iniziale momento di panico e di smarrimento è importante bloccare la carta. Infatti l’utente non potrà sapere se quando si è allontanato dal bancomat qualcuno sia riuscito a sgraffignare la carta entro i fatidici 30 secondi. Nella maggior parte dei casi l’ATM avrà fatto in tempo a riprendersi la carta ma per sicurezza è sempre meglio bloccarla. Dopo averla bloccata bisognerà tornare alla banca presso la quale si è utilizzato il proprio bancomat e richiedere agli operatori di rientrarne in possesso.
Di solito questa operazione è piuttosto rapida e basta mostrare il proprio documento d’identità per ottenere indietro la card. Gli operatori dovranno aprire la postazione bancomat e recuperarla per fornirla al cliente.
Sempre meno bancomat: disoccupazione tecnologica
Ma come dicevamo gli sportelli bancomat sono una specie in via d’estinzione. In Italia se ne trovano sempre di meno e nei comuni più piccoli spesso non ce n’è neppure uno. Nel futuro i pagamenti avverranno tutti tramite smartphone e con la tecnologia contactless ma questo significa una perdita di posti di lavoro importante nel settore bancario e si riconnette al più generale dramma della disoccupazione tecnologica.