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Economia

I buoni fruttiferi postali sono a rischio zero? La risposta che ti toglierà ogni dubbio

È sicuro al 100% mettere i propri risparmi nei buoni fruttiferi postali? Ecco la risposta che in molti stanno cercando. 

La soluzione di investimento preferita dagli italiani, ritornano ad essere i buoni fruttiferi di Poste italiane, soprattutto per i piccoli risparmiatori. Dopo anni di BTP, sono tornati ad essere competitivi soprattutto grazie all’aggiornamento dei tassi di interesse e all’emissione di nuovi buoni. Poste italiane, in occasione dei suoi 160 anni, ha emesso una serie di nuovi buoni fruttiferi: dal buono Rinnova, al buono Sostenibile al buono 3 anni plus.

Risparmi nei buoni fruttiferi – Ilovetrading.it

L’aumento degli interessi è stata necessaria per contrastare la perdita del potere d’acquisto per l’aumento dei prezzi al consumo. I tassi, inizialmente sono aumentati solo su quelli nuovi poi hanno toccato i tassi di interesse di quelli che erano già in circolazione. La domanda che ci poniamo è se questa soluzione è sicura al 100%. Vediamo di scoprirlo insieme.

Sono realmente sicuri i buoni fruttiferi postali? Ecco la risposta

I buoni fruttiferi sono tornati  ad essere la soluzione di investimento più amata dalle famiglie italiane. Sono degli strumenti di risparmio a media, breve scadenza e sono scelti dagli italiani che, come è noto, non amano il rischio.

Gli investimenti nei buoni fruttiferi- Ilovetrading.it

Sono distribuiti da Poste Italiane ma emessi dalla Cassa depositi e prestiti. Quando scadono, permettono di  recuperare l’intero capitale più gli interessi maturati. Gli italiani, preferiscono investire in soluzioni di breve durata piuttosto che in titoli di stato che hanno sicuramente rendimenti più alti ma anche un più alto rischio.

Il funzionamento dei buoni fruttiferi è molto semplice: viene versata una somma di denaro, sulla quale, dopo un certo periodo, maturano degli interessi che variano a seconda del tipo di buono scelto.

Ma quanto sono sicuri? I buoni fruttiferi, sono considerati tra le soluzioni più sicure in circolazione in quanto, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, lo Stato si fa da garante nell’investimento. Altra sicurezza è data dal fatto che, non essendo sui mercati e quindi non subendo oscillazioni, alla scadenza viene restituito l’intero capitale.

Nonostante siano estremamente sicuri, investire i propri risparmi in buoni fruttiferi postali espone anche ad alcuni rischi. Il primo sta nel fatto che se lo Stato fallisse, i BFP si possano trasformare in carta straccia. Probabilità molto remota anche se la crisi internazionale tra Russia e Ucraina ed un rallentamento economico fanno diventare questo aspetto un po’ più probabile rispetto al passato. Altro punto è che Poste Italiane è in causa con dei risparmiatori che avevano scelto i Buoni Triennali ed il motivo è da ricercarsi nel calcolo degli interessi in quanto sembra che Poste Italiane gliene abbia versato solo la metà e la cosa si era già ripetuta con altre risparmi a media durata.

BTP e Buoni Fruttiferi Postali sottoscritti insieme: doppio rischio da evitare

Attenzione anche a sottoscrivere BTP e BFP insieme. Ci si espone due volte allo stesso rischio dello Stato.

Precisiamo che per sottoscrivere i buoni fruttiferi postali ci si reca in un ufficio di Poste Italiane  e si richiede la versione cartacea. In alternativa, usando i canali online, si sottoscrive un buono accedendo al sito ufficiale di Poste italiane o all’applicazione BancoPosta. Il nostro consiglio è di usare la procedura online cosi da evitare che il nostro titolo vada in prescrizione e che non si possa riscuotere ne il capitale ne gli interessi.

La sottoscrizione dematerializzata è soltanto una scrittura contabile fatta su un libretto di risparmio postale o conto corrente BancoPosta. I buoni sottoscritti devono avere la stessa intestazione del conto e alla scadenza il rimborso viene accreditato su di esso. I buoni vengono emessi con tagli minimi di 50 euro e suoi multipli.

Marina Nardone

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