L’eredità può essere un’arma a doppio taglio quando il parente deceduto aveva debiti. Fate attenzione prima di accettare eredità sconosciute.
Ricevere la notizia di essere eredi di un qualche patrimonio non è sempre una cosa positiva. In alcuni casi può succedere che invece di ricchezze in denaro o altri beni si ereditino nient’altro che debiti e in alcuni casi in particolare il gioco non vale la candela.
Sembra una scena da film. All’improvviso ci arriva la lettera di comunicazione di un notaio che ci invita in qualità di eredi all’apertura di un testamento di cui non sappiamo niente. La questione con un’eredità è piuttosto complessa perché a venire ereditati da parte degli eredi non sono soltanto i beni terreni di una persona deceduta, ma anche i debiti che vi sono applicati. Se, ad esempio, il defunto aveva un pignoramento sul conto corrente per il debito pregresso, l’erede dovrà ripagare il debito che pende sui soldi contenuti nel conto corrente che ha ereditato.
Quando una persona passa a miglior vita i suoi beni vengono distribuiti agli eredi secondo le percentuali disposte dalla quota ereditaria di ciascuno di essi. Questa quota può essere indicata nel testamento del defunto oppure decisa secondo i principi di legge nel caso in cui il defunto non avesse lasciato alcun testamento scritto a cui fare riferimento. Il patrimonio in questo caso viene diviso a norma di legge secondo le quote indicate ed ereditato dagli eredi. Questi, però, dovranno sobbarcarsi anche i debiti che queste ricchezze portano con se e in alcuni casi potrebbe proprio non valerne la pena.
Come fare per evitare di pagare i debiti su una eredità
Immaginiamo di aver ereditato da un parente una proprietà immobiliare. Questa sarebbe un’ottima cosa, se non fosse che tale proprietà magari ha bisogno di mille lavori di ristrutturazione per tornare a norma ed essere utilizzata.
Anche in questo caso si tratterebbe di una perdita. Il modo per evitare queste situazioni complesse è quello di non accettare l’eredità. Da notare che non è necessario rifiutarla del tutto, basta soltanto che l’erede designato non la voglia ricevere. In questo caso i beni da ereditare rimarranno congelati per 10 anni, tempo a disposizione dell’erede per prendere la decisione di accettarli.
In questo periodo è possibile trovare un modo per pagare i debiti o quant’altro pendano sul patrimonio ricevuto. In caso contrario, se si accetta subito l’eredità e questa da sola non bastasse come valore per ripagare i debiti contratti, l’erede dovrà mettere di tasca sua quanto manca.
La trappola dell’accettare subito una eredità
Prendere un’eredità alla cieca può quindi rivelarsi una trappola. Prima di decidere se acconsentire o no ad avere un’eredità è bene conoscerla fino in fondo. Una proprietà immobiliare potrebbe essere ancora sottoposta ad un contratto di mutuo o il parente che ci ha lasciato l’eredità potrebbe essere stato a nostra insaputa pieno di cartelle esattoriali.
Ogni informazione è disponibile per gli eredi fin dall’apertura del testamento o alla convocazione per discutere delle quote ereditarie. Sarebbe bene per tutti chiedere queste informazioni prima di accettare l’eredità.