Nuova stangata in arrivo: tantissimi prodotti e servizi ricominceranno ad aumentare. Vediamo insieme tutti i dettagli.
Non si fa in tempo a tirare un sospiro di sollievo che già arriva una nuova stangata sui prezzi. A breve nuovi rialzi su servizi e prodotti. Analizziamo insieme la situazione.
A fronte di prezzi sempre più alti, gli italiani percepiscono stipendi sempre più bassi. È stato rilevato che lo stipendio medio, dal 1995 ad oggi, è diminuito di ben 150 euro. Siamo la prima generazione ad essere più povera dei propri genitori. È evidente che qualcosa non ha funzionato. Sicuramente la pandemia di Covid, con le relative chiusure, ci ha dato il colpo di grazia. Ma la nostra economia era già fragile.
Il potere d’acquisto degli italiani era già diminuito ben prima che arrivasse il virus a far fallire milioni di imprese e attività commerciali. Quel che è certo è che oggi ottenere un mutuo è quasi impossibile con uno stipendio medio. E, anche qualora si riuscisse ad ottenerlo, il potere d’acquisto è così basso che si riuscirebbe a malapena ad acquistare un monolocale in certe città. Come è diventato sempre più difficile pagare le bollette e fare la spesa. In questo quadro desolante arriva un’ulteriore stangata: ulteriori aumenti.
Ecco quali prodotti aumenteranno di prezzo
Secondo le stime dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività -Nic -ha registrato un aumento dell’0,4% su base mensile e dell’8,2% su base annua nel mese di aprile 2023. Tradotto in parole povere significa prezzi più alti. Vediamo nel dettaglio cosa è aumentato e cosa aumenterà ancora.
Ad aprile l’aumento forse più significativo è stato quello dei beni energetici non regolamentati, cioè quelli che fanno parte de libero mercato. I prezzi sono aumentati del 26,6% rispetto allo scorso anno. Sepour in misura minore sono cresciuti anche i prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona che hanno registrato un incremento da +6,3% a +6,9%, così come i prezzi dei servizi vari che sono passati da +2,5% a +2,9%. I prezzi della materia energetica del mercato tutelato, invece, sono passati da -20,3% a -26,7%. Inoltre, si è osservato un rallentamento dei prezzi degli alimentari lavorati da +15,3% a +14,0% e dei prezzi degli alimentari non lavorati da +9,1% a +8,4%. Anche i servizi relativi all’abitazione e i servizi relativi ai trasporti hanno registrato un rallentamento nei tassi di inflazione, rispettivamente da +3,5% a +3,2% e da +6,3% a +6,0%.
L’ inflazione, al netto dei soli beni energetici, ad aprile è passata da +6,4% a +6,3%. Facendo un riassunto rapido si può osservare che i beni e i servizi che hanno subito i maggiori rialzi sono stati i servizi relativi ai trasporti, i prezzi delle materie prime energetiche del mercato libero, i servizi ricreativi e culturali. Gli aumenti non hanno risparmiato nemmeno il cibo che ha registrato rialzi dello 0,5%. Purtroppo, nonostante tutti i bonus messi in campo dal Governo Meloni, per molte famiglie arrivare a fine mese è sempre più difficile.