Grazie ai recenti aggiornamenti, molti più contribuenti potranno beneficiare del piano di rottamazione delle cartelle esattoriali.
Sono state introdotte alcune modifiche al programma di rottamazione delle cartelle esattoriali, al fine di consentire a un numero maggiore di individui di beneficiarne. Ora, le autorità regionali, provinciali e comunali avranno la competenza di stabilire le regole per l’annullamento automatico delle piccole cartelle e permettere ai propri cittadini di aderire al programma di condono delle cartelle.
Queste novità sono state introdotte attraverso alcuni emendamenti proposti dalla Lega e Fratelli d’Italia, successivamente rivisti dal governo, nel decreto bollette (dl 34/2023), che sono stati approvati dalla commissione Finanze della Camera.
Dopo aver presentato la richiesta di adesione alla rottamazione quater, i doveri di pagamento derivanti da precedenti piani di rateizzazione vengono temporaneamente sospesi fino alla scadenza del primo o unico pagamento, previsto per il 31 ottobre 2023.
Alla stessa data del 31 ottobre 2023, i piani di rateizzazione in corso per i debiti accettati nella rottamazione quater vengono automaticamente annullati. Nel caso in cui la richiesta di adesione non venga accettata, sarà necessario riprendere il pagamento delle rate del piano di rateizzazione.
In ogni caso, il termine per la presentazione della domanda di adesione alla nuova rottamazione delle cartelle esattoriali è stato prorogato dal 30 aprile al 30 giugno. Vediamo di seguito quali altri aggiornamenti ci sono.
Quali sono i cambiamenti concreti?
I due emendamenti stabiliscono che la cancellazione automatica dei debiti fino a 1.000 euro e il condono dei debiti possono essere applicati anche ai comuni, alle regioni e alle province che gestiscono autonomamente le tasse e le multe non pagate dai contribuenti, affidando il recupero a enti privati registrati presso il ministero dell’Economia.
Fino a questo momento, il nuovo programma di condono e l’annullamento delle cartelle erano possibili solo per i debiti gestiti dagli enti di riscossione pubblici, ovvero quelli inviati ai cittadini dall’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Sarà compito dei sindaci, dei governatori e delle province stabilire le regole per agevolare la definizione dei debiti. Mediante un’apposita delibera, verranno specificati il numero di rate e le relative scadenze, la modalità attraverso la quale il debitore può manifestare la propria volontà di aderire alla definizione agevolata e i termini per presentare la richiesta in cui il debitore indicherà il numero di rate con cui intende effettuare il pagamento.
Inoltre, come si è già visto, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha deciso di spostare le scadenze per il condono dei debiti. Il nuovo calendario prevede che i contribuenti abbiano tempo fino al 30 giugno 2023 per presentare la richiesta di adesione al programma di condono per i debiti affidati agli enti di riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.