Stangate sulla TARI: vediamo cosa cambia su questa odiata tassa e cosa stanno facendo i Comuni.
La tassa sui rifiuti subisce aumenti in tutta Italia e le proteste giustamente non mancano. Per fare un esempio a Napoli gli aumenti della TARI oscillano da 80 a 300 euro. Questi aumenti ovviamente sono parametrizzati ai metri quadri dell’abitazione o del negozio e al numero di componenti del nucleo familiare. Nel resto d’Italia le cose non vanno meglio. I Comuni in queste settimane si affannano a giustificare gli incrementi. Le spese di smaltimento e trattamento dei rifiuti sono aumentate a causa dell’inflazione.
Anche le aziende municipalizzate che si occupano della spazzatura devono pagare le bollette di luce e gas e le altre forniture. La conseguenza è un’impennata generalizzata sulla tassa dei rifiuti. Per le famiglie, secondo le associazioni a tutela dei consumatori, questa è una stangata difficile da digerire. Difatti la tassa sui rifiuti deve essere pagata sia da chi è proprietario dell’immobile nel quale vive che dalla famiglia che è in affitto.
I bonus latitano e le famiglie accusano il colpo
Quando una famiglia vive in una casa (a qualsiasi titolo ciò avvenga) deve sempre pagare questa tassa al Comune e se non la si paga entro i termini si trasforma in una cartella esattoriale. Lo Stato non ha mai previsto bonus che aiutino le famiglie in difficoltà sulla spazzatura. Alcuni Comuni, Provincie e Regioni si sono mossi autonomamente con aiuti e sussidi per le famiglie in difficoltà. Globalmente però questi aiuti non sembrano particolarmente incisivi.
Sono proprio le associazioni a tutela dei consumatori a lanciare l’allarme. Si parla sempre della stangata sulle bollette e di quella al supermercato, ma la tassa sui rifiuti che sta aumentando pesantemente in tutta Italia è qualcosa che arriva ad incidere tanto sulle famiglie. Sul banco degli imputati finisce anche la qualità del servizio. I cittadini lamentano cassonetti strapieni e raccolta dei rifiuti che avviene a singhiozzo.
La qualità del servizio non giustifica le cifre
Anche quando ci sono i rifiuti ingombranti da smaltire non è semplice capire come orientarsi e in tante città le carenze nella raccolta della spazzatura si trasformano in un vero e proprio problema di natura igienica e sanitaria.
La Cassazione recentemente ha stabilito che il costo della tassa sulla spazzatura deve essere proporzionato al servizio, ma questo principio pare essere rimasto lettera morta e i cittadini devono pagare un esborso importante per un servizio che in tanti casi, anche documentati, risulta carente.
