La successione in un conto corrente di un defunto è spesso motivo di discussione tra gli eredi. Attenzione se viene designato un erede nel testamento.
La successione in un conto corrente di una persona defunta da parte dei familiari è molto spesso argomento di discussione, ed anche di azioni legali, tra quest’ultimi. Una delle prime conseguenze quando avviene la morte dell’intestatario del conto corrente è il blocco del conto da parte della banca.
Per sbloccare il conto, gli eredi dovranno comunicare alla banca, ove quest’ultima già non lo sappia, che il correntista è deceduto, quindi si dovrà presentare il certificato di morte del correntista. Altro documento necessario è l’atto notorio o la dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Il primo è un atto pubblico con il quale un erede rende una dichiarazione al notaio o al cancelliere del tribunale con cui attesta le generalità complete di tutti gli eredi e i rispettivi rapporti di parentela con il defunto. L’altro invece, è una dichiarazione resa alla pubblica amministrazione e che attesta stati, fatti o qualità personali di diretta conoscenza dell’interessato o relativi ad altri soggetti di cui egli abbia conoscenza.
Affinché la banca possa accettare la dichiarazione sostitutiva, questa deve essere resa davanti al pubblico funzionario incaricato a ricevere la pratica oppure ricevuta da un notaio o altro pubblico ufficiale incaricato, e deve riportare l’indicazione delle sanzioni penali previste in caso di dichiarazioni non veritiere. A questi documenti vanno aggiunte le carte d’identità degli eredi e laddove sia stato lasciato un testamento, esso deve essere presentato alla banca dopo la sua pubblicazione e registrazione. Inoltre occorre anche la copia della dichiarazione di successione. Questa è in linea generale quanto previsto nei casi diciamo classici della successione degli eredi in un conto corrente di un defunto. C’è poi la successione di un conto corrente a eredità beneficiata. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Una particolare tipologia di successione in un conto corrente di un defunto è quella a eredità beneficiata. Si differenzia da quella classica perchè il defunto, al momento dell’aperura del conto, specifica che chi è la persona che ha diritto a ricevere il saldo del conto alla morte del titolare. In questo modo l’erede ‘prescelto’ riceve direttamente il saldo del conto corrente al momento della scomparsa del titolare evitando così di fare la successione come previsto negli altri casi.
Un passaggio importante affinchè si possa procedere automaticamente al passaggio del conto corrente dal defunto all’erede è che il conto sia stato incluso nella stima dell’eredità complessiva del defunto.
Altro aspetto fondamentale per evitare la successione prevista dal Codice Civile è il testamento. Se in questo documento il defunto ha espressamente scritto nome e cognome della persona che prenderà in eredità beni e conto corrente allora si potrà procedere automaticamente alla successione a eredità beneficiata. Nel caso in cui non vi è testamento oppure c’è ma non viene menzionata alcuna persona in particolare, si procederà alla successione nei beni del defunto come previsto dalla Legge. Dunque, in quest’ultimo caso, non si potrà avere un erede designato.
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