Il mercato degli orologi potrebbe trovarsi al centro di una bolla economica, che potrebbe stare per scoppiare. Ecco qual è la situazione.
Il termine “bolla degli orologi” si riferisce a quando i prezzi degli orologi di lusso diventano molto alti a causa di una domanda e speculazione eccessive. In pratica, gli orologi di alta gamma diventano oggetti di investimento anziché semplici strumenti per misurare il tempo.
Negli ultimi anni, c’è stata un’ampia discussione sulla possibile formazione di una bolla degli orologi, simile a quella che si è verificata nel settore degli orologi da collezione negli anni ’80. Ci sono state segnalazioni di aumenti significativi dei prezzi per certi modelli di orologi di lusso, spinti dalla crescente domanda da parte di collezionisti e investitori.
C’è davvero una bolla degli orologi? Ecco qual è la situazione
Un tempo, sembrava un’idea redditizia investire in orologi di valore. Era allettante comprare un orologio per un prezzo relativamente modesto, come 10 o 20 mila euro, e vedere il suo valore aumentare magicamente, anche raddoppiando o triplicando.
Ma oggi la situazione è cambiata. Le vendite di orologi rimangono solide senza subire cali significativi, ma il fervore del mercato dell’orologeria di seconda mano si è ridotto e i prezzi stanno tornando alla normalità dei tempi passati. Cerchiamo di capire in parte le ragioni di questo cambiamento.
Negli ultimi tre o quattro anni, il mercato degli orologi contemporanei è diventato un luogo in cui si investiva denaro con l’intenzione di speculare a breve termine. Si preferivano principalmente modelli di orologi comuni, prodotti da diversi anni e disponibili in grandi quantità. Anche se erano difficili da trovare sul mercato, questi orologi mancavano di quell’elemento di rarità e iconicità che li avrebbe resi pezzi da collezione in futuro.
Questa situazione ha creato una sorta di “bolla” che ha attirato molte persone con la stessa domanda: “Quanto varrà questo orologio l’anno prossimo?” Molti venditori di orologi di seconda mano, con diversi livelli di competenza, hanno promesso ai loro clienti aumenti di valore senza basi solide.
Maurizio De Angelis, a capo di un’importante azienda nel settore dell’orologeria d’epoca, spiega il passaggio dalle quotazioni elevate dell’anno scorso a quelle attuali, che si sono ridotte drasticamente. Secondo De Angelis, fino a poco tempo fa, il mercato era principalmente orientato verso le transazioni tra imprese, e i prezzi aumentavano con l’aumento degli scambi.
Ma con l’avvento di internet e l’ampia diffusione dei social media, c’è stato un cambiamento: dalle transazioni tra imprese alle transazioni tra privati. Alcuni venditori hanno cercato di vendere gli orologi, solo per scoprire che nessuno era disposto a pagare i prezzi esorbitanti richiesti dalle quotazioni. Questo ha dimostrato che il mercato “reale” è molto diverso da quello che ci si aspettava.
Negli ultimi anni, gli orologi sono diventati simili a strumenti finanziari, anche se non sono ufficialmente classificati come tali. Questo ha portato a correzioni di prezzo inevitabili. Grandi commercianti, che hanno investito con i loro capitali, sono in grado di sostenere il mercato, trattenendo i pezzi di valore senza svalutarli. Tuttavia, alcune importanti aziende americane o asiatiche, che hanno acquistato quantità significative di orologi utilizzando fondi d’investimento, potrebbero trovarsi oggi con le conseguenze negative di quelle scelte.