Ci si aspetta una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali a giugno 2023. Una novità positiva per molti che hanno debiti col Fisco.
Arrivano delle novità importanti per quanto riguarda la rottamazione delle cartelle esattoriali attesa per il 30 di giugno. Ci saranno nuovi condoni fiscali per molti debitori e di conseguenza un nuovo calendario dei pagamenti arretrati per chi sceglie la rateizzazione.
La misura della rottamazione delle cartelle esattoriali è stata un’ancora di salvezza per molti a cavallo tra il 2022 e il 2023. In una situazione in cui le finanze personali avevano sempre meno valore a causa dell’inflazione e del caro bollette, il Governo ha deciso di aiutare gli italiani maggiormente in difficoltà con un taglio netto agli obblighi di pagamento dei debiti fiscali. Con la prima grande rottamazione sotto il Governo Draghi, fatta in corrispondenza della crisi economica dovuta alla pandemia, erano stati tagliati tutti i debiti fiscali dal 2000 al 2010 di valore pari o inferiore a 1.000 euro.
Poi è toccato al Governo Meloni fare la sua parte, con una rottamazione delle cartelle esattoriali del valore di 1.000 euro o meno dal 2010 al 2015. In questo caso il debito non è stato eliminato del tutto, ma solo decurtato di tutti gli aumenti di interessi e mora che si sono accumulati nel tempo a causa del mancato pagamento. Per il 30 giugno 2023 si attende una nuova rottamazione in coda a quella già fatta a inizio anno. In particolare fino a quella data sarà ancora possibile richiedere la rottamazione dei carichi pendenti affidati all’agente della riscossione dal 1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022. In questo modo si accede alla definizione agevolata per il pagamento degli importi rimanenti con rate maggiormente favorevoli.
Arriva la rottamazione Quater
Aderendo a questa nuova ondata di rottamazioni i debitori del Fisco potranno avere accesso alla definizione agevolata. Questa permette loro di regolarizzare la propria posizione con l’Agenzia delle Entrate tramite un pagamento rateizzato favorevole per la situazione delle finanze dei cittadini in questo momento. Da ricordare che la deadline precedentemente fissata per aderire alla definizione agevolata era al 30 di aprile. Quindi chi non ha ancora aderito alla definizione agevolata può farlo nei prossimi 2 mesi.
Con la nuova rottamazione sarà possibile per i debitori del fisco mettersi in pari con i pagamenti in due modi distinti. Il primo è il pagamento in un’unica soluzione, il secondo è la rateizzazione in 5 anni per un numero massimo di 18 rate di uguale importo. Dal momento della richiesta per la rateizzazione si stila un calendario per le scadenze del pagamento delle rate.
Il calendario delle rate di pagamento
Per chi richiede la definizione agevolata entro il 30 giugno è già fissata la prima parte del calendario delle rate da pagare. La prima rata deve essere pagata entro il 31 di ottobre 2023, mentre la seconda scadenza è fissata per il 30 novembre 2023.
Si accorcia invece la distanza tra il pagamento della prima e della seconda rata. Gli altri appuntamenti per il pagamento delle rate sono nel 2024. Nello specifico:
- 28 febbraio;
- 31 maggio;
- 31 luglio;
- 30 novembre.
Le prime due rate saranno pari al 10% dell’importo da corrispondere ai fini della definizione agevolata. Oltre al calendario dei pagamenti cambia anche la scadenza entro la quale l’Agenzia delle Entrate invierà ai contribuenti la comunicazione delle somme dovute. La comunicazione verrà inviata entro il 30 settembre 2023 e non entro il 30 giugno.