L’azienda americana è di nuovo sotto inchiesta da parte delle autorità antitrust italiane. Vediamo di cosa è accusata questa volta.
Attraverso un comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha dichiarato di aver avviato un’indagine su Apple per un presunto abuso di posizione dominante nel settore delle applicazioni. Non è la prima volta che le aziende americane devono fare i conti con le istituzioni italiane. Nel 2021, il gigante dell’e-commerce Amazon.com Inc è stato multato dall’AGCM a seguito della stessa accusa.
Anche a livello europeo Apple e altri giganti tecnologici statunitensi sono stati oggetto di ripetute indagini da parte dei regolatori. Proprio lo scorso mercoledì, la Commissione europea ha annunciato di voler ottenere ulteriori informazioni sul sistema di pagamento mobile di Apple nell’ambito di una causa antitrust in corso contro il produttore di iPhone.
L’autorità antitrust italiana AGCM ha annunciato giovedì di aver avviato un’indagine nei confronti del colosso tecnologico statunitense Apple Inc per presunto abuso della sua posizione dominante nel mercato delle app. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
Secondo l’autorità di vigilanza italiana, le app di fornitori terzi sono soggette sui sitemi Apple a politiche sulla privacy molto più stringenti di quelle a cui sono soggette le app native dell’azienda. Questo significa che gli utenti delle app non Apple ricevono promemoria più frequenti e con parole più forti per il tracciamento dei dati. Tutto questo potrebbe scoraggiare gli utenti Apple dall’usare app di sviluppatori indipendenti.
Dall’altro lato, gli sviluppatori di app di terze parti ricevono informazioni meno complete da parte di Apple sul successo delle loro campagne pubblicitarie, ha dichiarato l’AGCM. “La presunta condotta discriminatoria di Apple potrebbe causare una diminuzione dei ricavi pubblicitari per gli inserzionisti di terze parti, a vantaggio della divisione commerciale di Apple”, ha affermato l’autorità.
Ciò potrebbe spingere gli sviluppatori concorrenti a lasciare il mercato dello sviluppo e della distribuzione delle app. Tutto questo andrebbe a beneficio delle app interne di Apple, dei dispositivi mobili e del sistema operativo iOS, ha aggiunto. In una dichiarazione inviata via email a Reuters, Apple ha affermato di applicare le regole sulla privacy “in modo equo a tutti gli sviluppatori, compresa Apple”. “Continueremo a collaborare in modo costruttivo con l’AGCM per rispondere a tutte le loro domande”, ha aggiunto l’azienda.
In base alla legge europea sulla concorrenza, le aziende ritenute colpevoli di abuso di posizione dominante sul mercato rischiano una multa fino al 10% del fatturato annuo. Nel frattempo, si attendono eventuali aggiornamenti sulla questione.
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