Il bollo auto è un’imposta che va pagata. Senza se e senza ma. Chi non lo paga dovrà affrontare delle conseguenze davvero dure: ecco quali
Il bollo auto è un’imposta a sua volta indigesta. Un po’ come tutti gli obblighi di pagamento del resto. Non tutti sono entusiasti di doverla pagare, ma è una prassi che si deve rispettare per forza di cose, se non si vogliono passare guai seri a livello legislativo. Non tutte le imposte prevedono dure conseguenze, ma onde evitare provvedimenti severi è bene essere in regola a prescindere. In questo caso più che mai, come si potrà vedere a breve.
Molti utenti, online e offline, si sono chiesti quali sono le conseguenze del mancato pagamento del bollo. Talvolta la questione viene fortemente banalizzata, ridotta ad una semplice credenza del non poter circolare se tale pagamento non avviene. In realtà non è così semplice come si crede, anzi. Tutto il contrario. L’imposta in questione viene applicata sul bene che si possiede. Un po’ come l’Imu per gli immobili in sostanza. In questo caso però la questione differisce fortemente, non essendo competenza comunale.
Innanzitutto bisogna parlare di scadenze. Dunque di tempistica. Il bollo si paga su base annuale, e in una soluzione unica. Dunque non è soggetto a rate o pagamenti dilazionati di alcun tipo. Solitamente la data di scadenza combacia con la fine del mese di immatricolazione della vettura. Per fortuna è previsto un margine di tolleranza, seppur minimo. Si può infatti pagare entro la fine del mese successivo. A verificare la correttezza di queste operazioni è l’ente dedicato, ovvero lo Stato.
Si tratta di un’imposta regionale, ma la verifica della corretta applicazione di ogni procedura è di competenza statale. Le regioni autonome, dunque Friuli e Sardegna, avranno invece l’Agenzia delle Entrate come punto di riferimento. Ma cosa succede se non si paga?
Bollo auto: ecco cosa succede se non paghi
Chi non paga il bollo auto va incontro a delle conseguenze durissime. Si parla infatti di un avviso che viene emesso dal titolare del credito, notificato al trasgressore in tempi solitamente molto rapidi. Così il contribuente in questione avrà circa due mesi, per procedere con il pagamento o per contestare quanto ricevuto. In caso di rallentamenti procedurali entra in gioco la cosiddetta cartella esattoriale.
A questo punto si parla di ripercussioni economiche, e non di sanzioni legali o amministrative. Può anche essere previsto un pignoramento dei beni, oppure un fermo amministrativo del veicolo. Che di fatto lo renderà conseguentemente inadatto alla circolazione.