30 euro in più ai genitori per ogni mese e per ogni figlio. Vediamo come funziona l’ultima novità sull’Assegno Unico.
L’Assegno Unico Universale è l’unica misura di sostegno alle famiglie italiane che abbiano dei figli. Questo particolare bonus è al centro di mille polemiche perché in un paese che sogna di ritornare a crescere e di spingere nuovamente le coppie a fare figli un aiuto così limitato dimostra tutte le aporie e le schizofrenie che affliggono le istituzioni italiane. Se le uniche cifre che devono sostenere le famiglie con i figli sono quelle bassissime dell’Assegno Unico è chiaro che le giovani coppie non si sentiranno aiutate in una sfida economicamente così impegnativa come quella di mettere al mondo un figlio.
Con il Decreto Lavoro approvato in data primo maggio 2023 dal Consiglio dei Ministri arriva una serie di novità. L’Assegno Unico è stato fortemente voluto e introdotto dal Governo Draghi al fine di cancellare tutti gli altri numerosi bonus che c’erano prima e razionalizzare tutto in un’unica erogazione di danaro mensile e fissa. Il Decreto Lavoro ha confermato l’Assegno Unico e ha introdotto un aumento di 30 euro. La premier Meloni sta insistendo molto sul tema della natalità e ne parla in svariate occasioni.
Maxi bonus fiscale e aumento sull’Assegno Unico
Tuttavia insistere sulla necessità di fare più figli senza dare aiuti alle coppie appare qualcosa di vuoto. La premier Meloni vuole colmare questa lacuna con un maxi bonus fiscale da 10.000 euro a tutte le coppie che abbiano figli ma per il momento tutto quello che arriva è la maggiorazione di 30 euro per alcuni nuclei familiari. Come sappiamo l’AUU è aumentato nel 2023. Gli aumenti sono stati generalizzati ma si sono concentrati soprattutto su alcune categorie più fragili.
Se è vero che queste categorie più fragili da quest’anno percepiscono di più è altrettanto vero che l’Assegno Unico è basso e pensare che possa cambiare di qualcosa la vita di una coppia che si trova a spendere un sacco di soldi per mandare avanti i figli è inverosimile. Tuttavia l’Assegno Unico è amato dalle famiglie perché ne hanno un gran bisogno. Sono stati erogati circa 16 miliardi di euro e di questi ben 13 solo nel 2022 e tre miliardi nei primi due mesi del 2023.
Aumenti sull’assegno per i figli
Da marzo 2022 sono cambiate le cifre: la cifra media è stata di 146 euro per ogni figlio nel 2022 mentre nel 2023 è salita a 165 euro per ogni figlio. A partire dal primo giugno 2023 ci sarà una maggiorazione nel caso dei genitori vedovi. È prevista dal comma 8 dell’articolo 4 del decreto legge 230 del 2021. Si tratta dei 30 euro in più al mese per le famiglie con minori nei quali entrambi i genitori lavorano. Questa maggiorazione con la riforma viene riconosciuta anche ai nuclei familiari dove c’è un solo genitore perché purtroppo l’altro è venuto a mancare.
Questa riforma era attesa da tempo. Infatti dare un sostegno alle famiglie nelle quali entrambi i genitori lavorano e quindi sono lontani da casa è giusto ma è ancora più giusto sostenere quelle famiglie colpite dalla tragedia della perdita di uno dei due genitori che quindi, non solo non potrà badare ai figli ma non potrà neanche sostenerli economicamente. Di conseguenza equiparare l’incremento di 30 è corretto. Questa maggiorazione spetta alle famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro e si riduce progressivamente all’aumentare di questo tanto contestato parametro. L’Assegno viene erogato di norma tra il 10 e il 20 di ogni mese ma se ci sono state modifiche nel nucleo familiare rispetto al mese precedente l’erogazione dovrebbe avvenire tra il 20 e il 30 di ogni mese.