Sono in molti a chiedersi se è concesso: aggiungere uno o più codici Ateco si può, ma è importante non sbagliare
Il mondo delle partite Iva è un labirinto complesso e intrigante che spesso suscita molte domande e perplessità tra coloro che stanno considerando la possibilità di intraprendere la carriera di libero professionista.
Molti aspiranti imprenditori desiderano conoscere maggiori dettagli su questo argomento cruciale. Uno degli aspetti cruciali è la scelta dei Codici Ateco da associare alla propria attività, ma è importante fare attenzione ad alcuni dettagli fondamentali. Nell’articolo che segue, esploreremo le procedure necessarie per aggiungere uno o più Codici Ateco e forniremo importanti linee guida per evitare errori costosi.
Aggiungere uno o più codici Ateco si può
Aprire una partita Iva è un passaggio cruciale e delicato che richiede una comprensione approfondita di tutti gli aspetti fondamentali. Tra questi, la questione del Codice Ateco è di particolare importanza. Il Codice Ateco identifica il settore di attività in cui opera un libero professionista e ne determina l’ambito normativo e fiscale. È possibile aggiungere uno o più Codici Ateco alla propria partita Iva, ma è necessario prestare attenzione a diverse considerazioni. Nel resto dell’articolo, esploreremo le ragioni per cui è possibile aggiungere i Codici Ateco e forniremo preziosi consigli su cosa tenere presente durante questo processo cruciale.
Il Codice Ateco è un codice numerico che identifica l’attività di un’impresa. Se un titolare di partita Iva decide di avviare una nuova attività in un settore diverso da quello già esistente, può aggiungere un nuovo codice Ateco. In questo caso è necessario fare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate utilizzando i moduli AA9/11 e AA7/10, disponibili sul loro sito. Se la Camera di Commercio viene quindi interpellata, è necessario avviare una pratica telematica tramite il portale Starweb per l’aggiunta dei codici Ateco. Questo consentirà di trasmettere la documentazione alla Camera di Commercio e agli enti interessati, come il Suap (Sportello Unico per le Attività Produttive).
È fondamentale rispettare le norme vigenti, come l’aggiunta corretta del codice Ateco per una nuova attività, al fine di evitare sanzioni che vanno da 516 a 2.064 euro. Tuttavia, non sono previsti costi aggiuntivi per la procedura se si è un professionista iscritto al Registro delle Imprese. Al contrario, se l’aggiunta del codice Ateco viene richiesta da un artigiano o un commerciante, è necessario corrispondere un bollo e diritti di segreteria pari a un totale di 35,50 euro. È quindi importante adempiere correttamente a queste formalità per evitare penalizzazioni finanziarie.