Arriva la possibilità di andare in pensione a 62 anni. Una via comoda a disposizione di dei lavoratori.
Il Governo a più riprese ha sottolineato che a causa del budget risicato il varo della Quota 41 per tutti non ci potrà essere. La Lega ne aveva fatto una vera e propria bandiera, ma questa mancata riforma non impedisce di avere vie comode per andare in pensione. Tutti i lavoratori che compiono i 62 anni di età nel 2024 potrebbero avere uno scivolo premiale per ritirarsi dal lavoro. La delusione in merito alla mancata entrata in vigore della Quota 41 è stata tanta per i lavoratori che già immaginavano di poterne approfittare. La Lega ha sottolineato che questa misura non è accantonata del tutto ma è semplicemente rimandata.
Nel 2019 il Governo Conte ha creato la Quota 100 e la Lega parlava di una quota 41 come strumento per superare la riforma Fornero. Sono passati vari anni e per il Carroccio è sempre quella la via più giusta per rendere le pensioni più vicine alle esigenze dei lavoratori. Tuttavia oggi è evidente che sarebbe troppo costosa per lo Stato. Di conseguenza il Governo punta a utilizzare le misure che sono già in vigore e che teoricamente dovrebbero scadere con la fine dell’anno. Tuttavia la novità potrebbe essere la pensione a 62 anni di età anche l’anno prossimo. Uno strumento importante attualmente per andare prima in pensione è la Quota 103.
La proroga della Quota 103 è probabile
In teoria questo strumento dovrebbe terminare con la fine dell’anno ma fonti vicine al Governo parlano di una proroga per l’anno prossimo. I nati nel 1962 nel 2024 non perderanno l’opportunità di andare in pensione con la Quota 103 proprio in virtù della proroga. Tutti coloro i quali l’anno prossimo compiranno i 62 anni di età e abbiano anche completato i 41 anni di contributi potrebbero andare in pensione con questa misura.
Il dibattito su questo è ancora aperto perché non è assolutamente certo che la proroga ci sarà, ma nella nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza gli esperti pensano di poter intravedere la possibilità che questo strumento torni nel 2024. I sindacati si sono detti globalmente delusi: la proroga della Quota 103 è una sorta di “premio di consolazione” rispetto all’auspicata riforma che avrebbe dovuto superare una volta per tutte l’odiata Legge Fornero.
I limiti e cosa si può percepire cumulativamente a questa misura
I limiti restano quelli di avere una pensione che non va oltre le 2,5 volte il trattamento minimo INPS e il divieto di cumulare la pensione di Quota 103 con i redditi da lavoro. Una deroga importante è che chi percepisce già oggi o chi percepirà eventualmente l’anno prossimo la pensione con Quota 103 potrà unicamente avere redditi da lavoro occasionale fino ai 5000 euro annuali.
