Un dramma di cui non si parla mai: vediamo la piaga del sovraindebitamento e come affrontarlo.
Una questione della quale non si parla mai ma che riguarda purtroppo un numero crescente di famiglie è quella del sovraindebitamento. Le famiglie italiane che hanno debiti di importo limitato sono tantissime. Le rate del mutuo o dell’automobile sono un debito che normalmente si riesce a fronteggiare. Ad altri capita di avere debiti più importanti per eventi sfavorevoli della vita che li hanno costrette a questa situazione.
Tuttavia esiste un numero crescente di famiglie che è nel cosiddetto fenomeno del sovraindebitamento. Chi è sovraindebitato si trova in una condizione tale che gli sarà difficile o impossibile fare fronte alle grosse cifre che deve a soggetti pubblici e privati. Una malattia improvvisa che costringa ad un esborso imprevisto e prolungato; il Covid che ha fatto chiudere un’azienda lasciando un buco importante: sono innumerevoli gli eventi che possono portare una famiglia a non avere più risorse economiche e a dovere tanti soldi di tasse allo Stato o a soggetti privati.
Una piaga in aumento ma lo Stato non se ne cura
Questo può capitare a chi sia proprietario di immobili ubicati al sud perché comportano spese di manutenzione importanti e sono spesso invendibili. Quando una famiglia è in una situazione di sovraindebitamento normalmente le strade sono due: gli usurai o il suicidio e spesso queste strade si intrecciano. Il nostro Paese nonostante abbia solide radici cristiane ed abbia avuto l’importante influenza di elevati pensatori di impronta sociale è diventato incredibilmente duro nei confronti di chi sia in difficoltà.
Lo stato sociale è ormai è la parodia di se stesso e il Sistema Sanitario Nazionale specialmente al Sud è quasi inesistente. I nuclei familiari in una condizione di sovraindebitamento sono una delle tante categorie invisibili della società. Si tratta di famiglie che vivono nell’angoscia senza una via d’uscita e nessuno si occupa di loro. Sarebbe invece importantissimo uno strumento che consentisse a queste famiglie di avere comunque il minimo per andare avanti, per mangiare, per poter vivere in una casa e per poter mandare i figli a scuola e farli studiare.
Stato sociale sordo ed inutile
L’impronta neoliberista che il nostro paese ha adottato ormai da decenni lo ha reso completamente insensibile ed impermeabile alle tante categorie sofferenti che vengono oggi più che mai lasciate nell’abbandono.
Il taglio del Reddito di Cittadinanza è il colpo di grazia a queste situazioni perché rappresentava l’unico strumento di contrasto alla povertà che il nostro paese avesse mai visto. Sfruttando il pretesto dei furbetti che lo richiedevano senza titolo, il sussidio è stato tolto alle famiglie che invece ne avevano bisogno sul serio con un’operazione quantomeno discutibile. Si parla di nuovi strumenti che lo devono sostituire ma se andiamo a leggere come sono strutturati è chiaro che alle famiglie non arriverà praticamente nulla.