Non tutti sanno che, nonostante la cancellazione del RdC, è ancora possibile farsi prendere in carico dai Servizi Sociali: ecco come
A partire dal 2024, il Reddito di Cittadinanza sarà cancellato, lasciando molte persone preoccupate per il futuro. Tuttavia, non è necessario disperarsi.
Nonostante la cancellazione del programma, vi sono ancora opzioni per coloro che necessitano di supporto finanziario. I servizi sociali continueranno a offrire il loro aiuto a chi si trova in difficoltà economica, fornendo assistenza e orientamento per trovare soluzioni adatte a ciascuna situazione. Nel resto dell’articolo, esploreremo come funzionano tali servizi e quali opportunità possono offrire per garantire un sostegno adeguato ai cittadini che ne hanno bisogno.
Come farsi prendere in carico dai Servizi Sociali dopo il RdC
Il Governo Meloni ha preso una decisa e netta posizione contro il Reddito di Cittadinanza, decidendo di cancellarlo a partire dal 2024. Questa decisione ha generato un’ampia richiesta di informazioni da parte di numerosi cittadini che si interrogano su quali siano le alternative disponibili. Nel resto dell’articolo, approfondiremo il processo per farsi prendere in carico dai Servizi Sociali, nonostante l’eliminazione del Reddito di Cittadinanza, fornendo indicazioni utili per chiunque abbia bisogno di supporto finanziario e sociale durante questa transizione.
Il Reddito di Cittadinanza in Italia sarà presto sostituito da un nuovo strumento introdotto dal Governo Meloni: l’Assegno di Inclusione, che entrerà in vigore nel 2024. Questo nuovo sussidio sarà destinato esclusivamente a nuclei familiari con minori, anziani ultrasettantenni o persone con disabilità. Saranno previsti determinati requisiti per accedere al beneficio, tra cui un ISEE inferiore a 9.360 euro e un reddito familiare totale inferiore a 6.000 euro. L’importo minimo riconosciuto sarà di 480 euro, ma potrà arrivare a 630 euro al mese per famiglie con anziani o persone disabili. Inoltre, è previsto un contributo di 280 euro per l’affitto di una casa con contratto regolarmente registrato. In sintesi, il massimo importo mensile raggiungibile sarà di 780 euro.
Tuttavia, nel caso dei cosiddetti “occupabili“, ovvero coloro che sono in grado di lavorare, l’importo dell’Assegno di Inclusione sarà di soli 350 euro al mese e avrà una durata ridotta rispetto al Reddito di Cittadinanza (un anno non rinnovabile). Inoltre, sarà condizionato all’impegno del richiedente di partecipare a un corso di formazione. È importante sottolineare che il sostegno verrà sospeso se si rifiuta un’offerta di lavoro a tempo indeterminato su tutto il territorio nazionale o se l’offerta è a termine entro un raggio di 80 km dalla residenza del beneficiario.