Il Governo ha confermato l’incremento della soglia dei fringe benefit anche per il 2023: quanto spetta ai dipendenti con figli
Ci sono notizie positive per quanto riguarda un’agevolazione del nostro Governo. Il decreto approvato del governo Meloni il 1 maggio ha stabilito, tra le altre cose, anche la normativa per i fringe benefit. Il comunicato spiega che si conferma l’incremento della soglia a 3000 euro per il 2023, esclusivamente per i lavoratori dipendenti con figli a carico. Andiamo dunque a vedere in cosa consiste e come si sostanzia la misura.
Ricordiamo intanto che i fringe benefit rappresentano i compensi attribuiti dal datore di lavoro che non concorrono alla formazione del reddito. Un bonus ai lavoratori dal limite massimo di 3000 euro, che è stato confermato per il 2023 con una spesa complessiva di 142 milioni di euro.
Il provvedimento rientra nelle misure del “Decreto lavoro” e riguarda solo una specifica platea di destinatari, ovvero i lavoratori dipendenti con figli a carico. Andiamo a scoprire quali tipi di interventi sono inclusi in questa situazione.
Bonus dipendenti con figli, tutti i dettagli
Quali sono i fringe benefit per i lavoratori dipendenti? Le aziende possono ad esempio loro le utenze domestiche di acqua, luce e gas. Le somme erogate o rimborsate per questi pagamenti rientrano infatti in questa agevolazione. Ma non è finita qui perché secondo la norma altre cose non concorrono a formare reddito da lavoro per il 2023.
Ci riferiamo al valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati, a carico del lavoratore. Inoltre, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva dichiarato nei giorni scorsi: “Con queste misure il governo intende proseguire il duplice scopo di incrementare i redditi e al contempo limitare la rincorsa salari-redditi”.
Giorgetti aggiunge: “Ciò renderebbe la vampata inflazionistica causata dai prezzi energetici e alimentari più sostenuta nel tempo, trasformandola in strutturale”. Per il ministro i fringe benefit rappresentano una misura che punta a sostenere le famiglie limitando l’impatto dell’inflazione sui redditi.