I risparmiatori stanno vivendo momenti di grande terrore a causa del crack di alcune banche. Ma cosa sta succedendo?
Ci sono grossi problemi nel sistema bancario Americano. 186 Banche regionali sono a rischio chiusura a causa dello squilibrio fra depositi non assicurati e causa del valore degli Asset. Dopo i casi di First Republic e Silicon Valley Bank, sul mercato le vendite di azioni dei bancari è proseguita senza sosta. Purtroppo a Wall Street la fiducia è bassissima già dal 2007. Il segretario al tesoro, Jane Yellen avvisa che se non alzerà, il Congresso, il tetto del debito, si rischia una crisi costituzionale.
Sul giornale “La Stampa”, Aberto Simoni scrive che Janet Yellen, mette ancora più paura parlando di “crisi costituzionale” qualora il Congresso non alzerà il tetto di debito entro il mese di Giugno, quando saranno finiti i fondo per pagare piani federali e obbligazioni. Il Segretario del Tesoro ha timori di una recessione e la tenuta del sistema Bancario che dall’11 Marzo ha visto fallire 3 dei maggiori Istituti di Credito.
La crisi bancaria che ha colpito gli Stati Uniti
Le parole della Yellen sono state: “L’autorità per la tutela dei depositi, Fdic, ha necessità di rimpolpare le casse dopo due salvataggi e un intervento ponte da 13 miliardi che ha portato JPMorgan a prendere il controllo di First Republic”.
Se da una parte, l’effetto contagio, seguito al disastro di Silicon Valley Bank, non c’è stato, dall’altra le vendite delle azioni dei Bancari, sul mercato è continuata senza sosta. Il collasso poi di First Republic Bank, ha ulteriormente peggiorato la situazione e chi investiva ha scaricato i vari titoli bancari.
Le conseguenze sono state molto gravi e l’indice finanziario dell’S&P 500 dopo gli ottimi valori del 2021, sta arrivando ad un passo dal valore del 2007, vigilia della grossa crisi. Per risalire quindi ci hanno messo 12 anni. Jim Ropper, fondatore del Ropper Capital Managemet, ha detto che se i valori continueranno a scendere, le Banche, sotto pressione, restringerebbero l’accesso ai prestiti per mantenere i capitali e l’economia verrebbe trascinata ancora più in basso.
Uno studio fatto da quattro economisti, in marzo e aggiornato recentemente, ha scoperto che ci sono 186 Banche regionali che sono in pericolo per lo squilibrio tra depositi non assicurati e abbassamento del valore degli asset. Pare che il 10% delle banche regionali ha una condizione di capitalizzazione e perdite più importanti di quelle della Silicon Valley. Nel caso, facendo un esempio, la metà dei depositanti di conti non assicurati, decidesse di prelevare, vista la forte instabilità finanziaria, 186 banche con asset di 300 miliardi sarebbero insolventi.