Chi ha perso il lavoro restando disoccupato potrebbe avere la possibilità di ricevere un bonus superiore ai 780 euro: vediamo quali sono i requisiti per ottenere l’indennità e a quali categorie di ex lavoratori è riservata.
Restare disoccupato, tanto più se questo avviene all’improvviso, è una condizione spesso difficile da accettare e certamente molto spiacevole dal punto di vista della sostenibilità di una famiglia. Perché ci porta a dover rimodulare i costi e le spese della propria vita quotidiana e a metterci in cerca di una nuova attività da trovare al più presto per poter nuovamente avere uno stipendio mensile. C’è però, per alcuni di loro, la possibilità in caso di disoccupazione di ricevere un bonus a patto di rientrare negli specifici requisiti richiesti che comprendono anche un preciso periodo entro il quale presentare la domanda.
Questo bonus è rivolto ai cosiddetti lavoratori in somministrazione, gli ex interinali, una tra le categorie più ‘abituate’ a rimanere in disoccupazione dal momento che il loro servizio è prestato per le aziende ma sono le società di lavoro interinale a fornirglielo e stipulare il contratto.
Se un’azienda ha bisogno di incrementare la manodopoera in un determinato periodo si può infatti affidare a queste società che avviano la ricerca di candidati attraverso il loro database per trovare nuovi lavoratori, solitamente a tempo determinato, in un lasso di tempo piuttosto rapido. Ebbene nel caso in cui si rimanga disoccupati in una tale situazione, sarà possibile ricevere un bonus una tantum compreso tra i 780 ed i 1000 euro a patto che la domanda venga presentata dopo 45 giorni di disoccupazione.
Si tratta di un’agevolazione importante che aiuta ad avere un minimo di copertura economica qualora si perda un lavoro già di per sé instabile. Questa misura è nota come Bonus Sar ovvero di Sostegno al reddito e tutti i lavori assunti con contratti da interinali o in somministrazione ne hanno diritto, peraltro sia con assunzione a tempo determinato che indeterminato. La condizione per riceverlo, come spiegavamo in precedenza, è che tali lavoratori siano privi di occupazione da almeno 45 giorni prima di presentare la richiesta.
Il bonus ammonta a 780 euro per coloro che nei 12 mesi antecedenti la domanda abbiano maturato almeno 90 giornate di lavoro oppure 360 ore di lavoro qualora siano stati assunti part time o a monte ore garantito. La cifra spettante ammonta a 1000 euro per coloro i quali hanno maturato 110 giornate di lavoro o, nel caso di Mog e part time, almeno 440 ore lavorative. Da segnalare che anche le giornate di malattia e ferie concorrono al calcolo delle giornate di lavoro totali. Dunque il secondo requisito per entrare nella misura è quello di aver lavorato almeno 90 giorni prima di rimanere disoccupato. La cifra una tantum viene erogata in un’unica soluzione e vi è la possibilità, qualora i requisiti sussistano, di richiederla anche più volte.
Per presentare la domanda occorre seguire la procedura telematica del sistema FTWeb sul sito Formatemp, previa registrazione alla piattaforma; o in alternativa chiedendo supporto ai sindacati di categoria. Allegando la documentazione richiesta. il conteggio delle giornate di lavoro e le coordinate bancarie per l’erogazione del bonus. La domanda deve essere presentata 60 giorni dopo aver completato i 45 giorni di disoccupazione e vi sono 68 giorni di tempo per farlo.
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