Perché gli italiani vivono a casa dei genitori da adulti? Ecco i motivi del perché non possono permettersi di vivere da soli
Li chiamano spesso ”bamboccioni” i giovani che vivono ancora con mamma e papà superata la maggiore età e a volte anche l’età adulta. All’estero, soprattutto, la società tende a domandarsi perché gli italiani non vogliono saperne di abbandonare il nido famigliare. Spesso attribuiscono questo fenomeno all’essere mammoni o essere legati troppo alla famiglia.
Non è la prima volta, infatti, che chi non vive in Italia vede gli italiani, soprattutto gli uomini, come troppo “mama-lovers”, incapaci di diventare adulti perché la mamma per loro è più importante di un’eventuale relazione di coppia. In realtà tanti italiani single stanno con i loro genitori per questioni prettamente economiche.
Chi vive nel Bel Paese sa benissimo le difficoltà che devono affrontare i giovani a livello economico, specie se single. Infatti, spesso, gli italiani abbandonano il tetto della famiglia una volta raggiunta la stabilità di coppia. Questo avviene per una serie di ragioni che solo chi vive nello Stivale conosce.
Perché in Italia si sta da mamma e papà? La situazione a Milano
Nonostante la visione distorta che all’estero hanno degli italiani che vivono ancora con i genitori, Euronews affronta la questione attraverso alcune interviste fatte ai nativi del Belpaese che hanno superato i 25 anni. Questi giovani hanno risposto che nonostante il titolo di studio elevato, gli stipendi in Italia non sono alti, anche in presenza di molte referenze lavorative.
Uno degli intervistati ha raccontato di vivere a Milano in un appartamento condiviso, ma è molto raro trovarlo e soprattutto a buon prezzo in molte città. “Ho 29 anni – dice un ragazzo – ho una laurea magistrale e lavoro nel settore in cui ho studiato all’università[…]. Le persone della mia età non possono permettersi l’affitto, figuriamoci una casa propria”.
Città come Milano, ad esempio, sono molto costose non solo per gli affitti, ma anche per i mutui per l’acquisto della casa. La città italiana è infatti una delle più costose in Italia. Tra gli intervistati c’è anche una 35 enne single, che vive e lavora nel capoluogo lombardo, ma vive con la nonna perché gli affitti costano più di 800 euro al mese. Tuttavia, è molto frequente vivere con genitori o altri parenti anche nel resto d’Italia, poiché la situazione degli affitti resta la stessa rapportata agli stipendi.
Il problema nelle località balneari
In diverse località turistiche in Italia, tra cui in Sardegna, nelle coste della Puglia, Emilia Romagna e Sicilia e altre regioni, gli affitti sono mediamente più bassi che a Milano, ma spesso sono stagionali. Questo fenomeno è molto evidente nelle città costiere in Sardegna e ciò significa che durante l’estate non si trovano appartamenti in affitto. Qui i canoni, in assenza di una legge che li regoli, triplicano durante i tre mesi di alta stagione.
Ciò consegue che chi abita in queste località non può permettersi di vivere da solo tutto l’anno e i proprietari offrono loro solo contratti stagionali. Stando a una recente indagine di Idealista, Olbia, in Sardegna è annoverata nella lista delle città con gli affitti più cari. I requisiti sono poi poco permissivi per tanti giovani. “Non affittiamo a chi ha figli o animali in casa”, stando dalle richieste di tanti proprietari ai locatari. Su Subito.it, ad esempio, su 114 annunci di locazione (a maggio), nella quasi totalità si affitta solo stagionalmente.
La città sarda, secondo una stima di Tecnocasa su dati di gennaio, ha visto per questo motivo un incremento dell’acquisto delle case. Tuttavia, può acquistare casa solo chi ha le referenze per la concessione di mutui o prestiti. In conclusione, abbandonare la casa di mamma e papà è un cammino piuttosto complicato per i giovani in Italia, specie quando si è single.