Importanti novità inerenti alle dichiarazioni dei redditi 2023. I cambiamenti riguardano soprattutto le detrazioni.
Il cambiamento è già iniziato. Importanti novità riguardo l’ importo delle detrazioni relative alla dichiarazione dei redditi 2023. Vediamo insieme tutti i dettagli.
Con la dichiarazione dei redditi 2023 si noteranno i primi effetti della riforma dell’IRPEF attuata lo scorso anno. Nel 2022, infatti, le aliquote sono state abbassate passando da cinque a quattro. Il Governo Meloni, procedendo lungo questa direzione, le abbasserà ulteriormente e nel 2024 le aliquote Irpef arriveranno ad essere soltanto tre con un vantaggio per tutte le fasce reddituali che pagheranno meno tasse.
La riforma fiscale a cui l’Esecutivo sta lavorando, tuttavia, non riguarderà solo l’imposta sul Reddito ma coinvolgerà anche altre tasse quali Ires, IRAP e IVA. In particolare si sta valutando di azzerare l’IVA su alcuni prodotti di prima necessità come il pane e il latte e di abbassarla su altri generi alimentari. Per quanto riguarda l’Ires- imposta che non riguarda le persone fisiche ma le società- il premier Giorgia Meloni ha già anticipato l’intenzione di premiare con agevolazioni fiscali le aziende che assumeranno a tempo indeterminato.
Detrazioni: ecco tutte le novità
Dallo scorso anno sono cambiate le detrazioni Irpef per dipendenti, pensionati e autonomi. I primi effetti si vedranno già con le dichiarazioni dei redditi 2023. Lo scorso anno le aliquote Irpef sono passate da cinque a quattro. Questo ha comportato una revisione del meccanismo di bonus e detrazioni. Per non penalizzare i redditi più bassi è stata introdotta una clausola di salvaguardia.
Al momento l’imposta sul reddito è strutturata così:
- 1° scaglione fino a 15mila euro 23%
- 2° scaglione da 15.000 a 28.000 euro 25%
- 3° scaglione da 28.000 a 50mila euro 35%
- 4° scaglione oltre i 50mila euro 43%
A cambiare, oltre alle aliquote, è stata anche la modalità di calcolo delle detrazioni. Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti:
- per i redditi fino a 15.000 euro l’importo della detrazione è 1.880 euro;
- per i redditi tra 15.000 e 28.000 euro l’importo della detrazione è 1910 euro +1190*(28.000-reddito)/(28.000-15.000);
- per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro la detrazione è 1910 euro*(50.000-reddito)/(50.000-28.000);
- nessuna detrazione per i redditi che superano i 50.000 euro. Un particolare vantaggio per i redditi tra 25.000 e 35.000 euro, che avranno un importo della detrazione maggiorato di 65 euro.
Partite IVA
- per i redditi fino a 5.500 euro l’ importo della è 1.265;
- per i redditi tra 5.500 e 28.000 euro la detrazione è 500 euro+(1.265-500)*(28.000-reddito)/(28.000-5500);
- per i redditi tra 28.000 e 50.000 la detrazione è 500 euro + (50.000-reddito)/(50.000-28.000);
- nessuna detrazione per redditi oltre 50.000 euro. L’importo della detrazione viene incrementato di 50 euro per la fascia di reddito compresa tra gli 11.000 e i 17.000 euro.
Pensioni
- i redditi fino a 8.500 potranno detrarre 1.955e euro;
- i redditi tra 8.500 e 28.000 potranno detrarre 700 euro +(1.955-700);
- i redditi tra 28.000 e 50.000 euro detrarranno 700 euro*(50.000 -reddito)/(50.000-28.000);
- nessuna detrazione per i redditi da pensione che superano i 50.000 euro. Previsto un incremento dell’importo della detrazione di 50 euro per la fascia di reddito tra i 25.000 e i 29.000 euro.