Arriva il nuovo bonus che vale 380 euro una tantum: vediamo come fare ad averlo e come si può utilizzare.
Il Governo sta cercando di intervenire per fronteggiare la dura situazione delle famiglie italiane. Il periodo della pandemia di Covid e la spirale inflazionistica seguita allo scoppio del conflitto in Ucraina ha duramente colpito i nuclei familiari. Gli introiti sono precari a causa del mercato del lavoro orientato non alla tutela della stabilità del lavoratore ma alla produttività secondo quanto insegnano i dettami del neoliberismo.
Con un’inflazione all’11% pagare le bollette o la rata del mutuo o fare la spesa al supermercato diventa difficoltoso. L’Esecutivo contemporaneamente al taglio del Reddito di Cittadinanza vara una misura che può valere 380 euro per oltre un milione di famiglie. Il Governo selezionerà un milione e trecentomila nuclei familiari particolarmente fragili e invierà loro questa cifra per le spese di tutti i giorni. Si tratta della nuova operazione chiamata Carta Risparmio Spesa.
Chi può avere questo aiuto e come funziona
Il nucleo familiare per poter avere la card gialla piuttosto simile a quella del reddito grillino deve avere un ISEE inferiore ai 15.000 euro. Dunque le prime famiglie escluse da questa misura sono proprio quelle che non hanno presentato un ISEE aggiornato. Questo documento è contorto da redigere ma senza di esso non si possono avere gli aiuti sociali. Dunque se la famiglia ha presentato questo documento all’INPS e da esso risulti una situazione reddituale ed economica al di sotto dei 15.000 euro la card può essere erogata.
Non ci sarà nessuna distinzione tra le famiglie che rientrano di poco entro questa soglia o quelle che vi sono pesantemente sotto. La cifra per ogni nucleo resta sempre identica. I soldi stanziati per questa misura sono pari a 500 milioni di euro e si parte da luglio 2023. Una particolarità di questo strumento è che sarà completamente automatizzato. Non bisognerà presentare qualche genere di domanda all’INPS perché i dati in possesso del Governo e dell’INPS bastano per stabilire quali famiglie saranno beneficiarie del sussidio.
La distribuzione e i requisiti
La distribuzione della card avverrà a carico dei Comuni. Bisogna avere il limite ISEE che abbiamo visto prima ed essere iscritti all’anagrafe della popolazione residente. Anche se le famiglie con un ISEE più basso non saranno avvantaggiate dal punto di vista economico potrebbero esserlo dal punto di vista della concreta distribuzione che partirà prima da loro. Con questa card si potranno acquistare i beni alimentari di prima necessità. Un paletto da non dimenticare è che il primo pagamento va fatto entro il 15 settembre 2023 altrimenti si perde il beneficio. Le famiglie che percepiscono il Reddito di Cittadinanza o la cassa integrazione saranno automaticamente escluse dalla card.