Puoi chiedere da oggi un aumento dell’Assegno Unico: scopriamo le cifre. Attenzione ai termini.
Questo strumento è attualmente l’unico sussidio garantito ai genitori. I nuovi aumenti dell’Assegno Unico sono già scattati a marzo come effetto della rivalutazione 2023. La marcata inflazione degli ultimi tempi ha portato ad una rivalutazione degli assegni pensionistici e di altre misure assistenziali.
Questa perequazione ha condotto all’aumento dell’Assegno Unico. L’incremento è stato contabilizzato da gennaio ma le famiglie lo hanno ricevuto da marzo. C’è chi ha ricevuto automaticamente l’aumento dell’Assegno Unico e chi non lo ha ancora ricevuto ma può beneficiarne. Tutti coloro i quali hanno aggiornato il proprio ISEE entro il 28 febbraio hanno ricevuto gli aumenti sull’Assegno e gli arretrati dei mesi di gennaio e febbraio.
Cosa deve fare chi non ha aggiornato l’ISEE
Chi non ha rinnovato l’ISEE entro il mese di febbraio ha ricevuto l’importo minimo perché questo prevede la legge se non si presenta l’ISEE aggiornato o se questo valore è particolarmente elevato. Tuttavia se il documento sul reddito viene presentato in ritardo e dunque oltre il 28 febbraio, gli aumenti vengono calcolati dal primo marzo se viene presentato entro il 30 giugno. Per le famiglie è quindi importante produrre subito il proprio ISEE in modo tale che si possano ottenere almeno gli aumenti da marzo.
Tuttavia anche se si dovesse superare la data del 30 giugno gli aumenti scatteranno dal mese in cui viene presentato l’ISEE. Chi ha già fatto domanda di AU e lo riceveva l’anno scorso, deve semplicemente aggiornare l’ISEE per avere arretrati e aumenti. Per cui i nuclei familiari che non lo hanno mai richiesto c’è necessità di presentare l’ISEE per cominciare a riceverlo.
Aumenti e sconto fiscale
Quest’anno è aumentato sia come conseguenza della rivalutazione che per una modifica delle fasce ISEE. Anche la maggiorazione nel caso di entrambi i genitori lavoratori è scattata dai 30 ai 34 euro. Chi fino all’anno scorso percepiva un Assegno di 175 euro con una maggiorazione di 30 euro perché entrambi i genitori lavoravano passa da 205 a 221 euro. La maggiorazione è prevista anche per i figli successivi al secondo e passa da 85 euro a 91,99 euro. La novità più calda in tema di aiuti alle famiglie con i figli è il maxi sgravio fiscale di 10.000 euro.
il Governo è intenzionato a concedere questo sconto senza precedenti perché, come hanno dichiarato autorevoli membri dell’esecutivo, le famiglie con i figli non possono avere lo stesso carico fiscale di quelle che non ce l’hanno. Non c’è ancora chiarezza su quali tasse potranno essere abbonate con questo sconto fiscale ma l’impatto sulle famiglie potrebbe essere forte. Secondo i CAF cumulando Assegno Unico e bonus fiscale i nuclei familiari che mantengono dei figli potrebbero arrivare ad avere un miglioramento della condizione economica notevole.